Serve un’impresa, un’altra. Ma i due gol segnati nel finale lasciano uno spiraglio di speranza alla Roma di Eusebio Di Francesco, chiamata a provare – ancora una volta – a ribaltare una partita di andata finita con un passivo pesante. Servono tre gol, gli stessi che sono serviti per eliminare il Barcellona ai quarti. E i giocatori ci credono, così come l’allenatore: “Non è finita, chi non ci crede deve stare a casa”.
Ci crede Federico Fazio, che pochi secondi dopo il fischio finale si è subito mostrato fiducioso: “Abbiamo segnato gli ultimi due gol ed abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo. Abbiamo sbagliato, ma dobbiamo continuare. Noi pensiamo positivo, siamo guerrieri e lotteremo fino all’ultimo. Non è persa, lotteremo come sempre fino a qua. Con la nostra gente lotteremo fino all’ultimo secondo per rimontare questa partita. Le reti dopo l’uscita di Salah? Abbiamo lottato tutta la partita, questo è il calcio. Non è persa, siamo una grande squadra e vogliamo arrivare lontano”.
Parole da capitano quelle di Daniele De Rossi, chiaramente deluso per il risultato ma comunque pronto a lottare fino all’ultimo secondo tra una settimana: “Ci aggrappiamo a quello che abbiamo già fatto, che di sicuro ci dice che tutto è possibile. C’è il diritto e il dovere di crederci e provarci per noi e per la gente che vuole bene alla Roma. A Barcellona mi è sembrata sfortuna, oggi siamo partiti bene, ma poi abbiamo sofferto quello che conoscevamo: la loro profondità. Ci servirà da lezione per il ritorno”.
E ancora: “Loro sono forti, va detto. Abbiamo preparato il match conoscendo le loro ripartenze, abbiamo fatto 25 minuti buoni e non siamo stati bravi nella loro profondità, ma è difficile farlo con chi è quasi sempre più veloce di te. Dopo Barcellona c’era da giocarsi una partita che ci era sfuggita di mano per episodi. Oggi un black out e la grande qualità del Liverpool creano una situazione diversa. I gol da recuperare sono sempre tre, loro sono forti, lo stadio sarà lo stesso. Non dico che sarà facile, ma non è impossibile. A chi ha già il biglietto per il ritorno non dico niente perché non abbiamo parlato dopo Barcellona e loro ci hanno creduto comunque. Speriamo di gioire di un risultato che non è impossibile”.
Parola poi anche al ds Monchi: “Viviamo un momento difficile perché abbiamo avuto fiducia nella partita e il risultato non è buono. E’ vero che fino a 10 minuti prima della fine era tutto peggio, eravamo morti ed eliminati. Abbiamo alcune possibilità, sarà difficile, ma dobbiamo considerare questa piccola percentuale e ho fiducia nella squadra. Sarà complicato perché lo abbiamo già fatto e saranno preparati. Ma 90’ all’Olimpico sono molto lunghi”.
Sulla partita, Monchi ha aggiunto: “Nei primi 20 minuti la squadra stava bene, dopo la prima azione di Mané abbiamo avuto paura e siamo usciti dalla partita. Contro il Liverpool diventa difficile, tutto è andato male. Eravamo morti e ora abbiamo un po’ di vita, dobbiamo prenderla per ripetere la gara col Barcellona. Non dobbiamo fermarci, dobbiamo avere fiducia e crederci. I tifosi saranno con noi, 90 minuti all’Olimpico per il Liverpool saranno molto lunghi”, ha concluso.
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