Per il grande salto da allenatore tra i professionisti bisogna spesso partire dal basso. E per “basso”, nella maggior parte dei casi si intende le selezioni giovanili di club professionistici: è il caso di Cristian Chivu, ex calciatore di Inter e Roma e oggi allenatore proprio dell’U19 nerazzurra. Dalla “scalata” nerazzurra allo scudetto vinto all’esordio con diversi moduli utilizzati: alla scoperta del “Chivu allenatore”.
Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2014, Chivu ha iniziato la sua avventura da allenatore nell’estate del 2018, nelle giovanili dell’Inter. Dopo il primo anno alla guida dell’U14, la stagione successiva viene promosso nell’U17 con cui arriva secondo dietro soltanto all’Atalanta. Anche qui, però, rimane solo un anno e l’anno seguente passa all’U18.
Qui vince la Regular Season con cinque punti di vantaggio sulla Roma seconda, ma nella fase finale viene eliminato in semifinale, perdendo 1-2 contro il Genoa. All’inizio della scorsa stagione, dopo l’addio di Armando Madonna, viene promosso ad allenatore della Primavera, chiudendo così la “scalata” dall’U14 all’U19 in tre anni.
Nella sua stagione d’esordio con la formazione Primavera, dopo l’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia e ai playoff in Youth League, Chivu vince il campionato di categoria. Dopo aver ottenuto il secondo posto nella stagione regolare dietro alla Roma, ha prima sconfitto il Cagliari in semifinale, poi la Roma in finale vincendo il decimo titolo della storia dell’Inter U19. Un successo che ha anche confermato la presenza di diversi giovani interessanti in quell’Inter, tra cui Casadei – poi acquistato dal Chelsea – e Fabbian, punto di forza della Reggina.
Tra i moduli pù utilizzati da Cristian Chivu c’è il 4-3-1-2 con il trequartista puro dietro i due attaccanti. Un sistema di gioco non più molto frequente in Serie A. Nel corso degli anni, però, Chivu ha ampliato il proprio bagaglio di conoscenze, cambiando diversi moduli e adattandosi alle circostanze e ai giocatori a disposizione nella rosa. Dal 4-3-2-1 usato spesso a gara in corso alla difesa a 3 utilizzata da Simone Inzaghi in prima squadra, fino al 4-3-3, sistema tipo dell’attuale campionato.
Se l’anno scorso, però, il 4-3-1-2 e il 4-3-2-1 gli hanno dato soddisfazione con la vittoria del campionato, lo stesso non si può dire di questa stagione. Nonostante in rosa ci siano infatti calciatori di spessore come Francesco Pio Esposito, fratello di Salvatore e Sebastiano e capocannoniere della squadra con 12 gol, l’Inter sta faticando parecchio in Primavera 1. 33 punti totali, -9 dal sesto posto (l’ultimo per i playoff) e un campionato sicuramente sotto le aspettative.
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