La partita di Chiesa è durata solo 35′. Contro la Lazio l’esterno viola ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema muscolare che lo ha spinto a chiedere il cambio. Al suo posto è entrato Simeone.
I fastidi del giocatore della Fiorentina sono iniziati molto presto, tanto che con il passare dei minuti sono diventati sempre più fitti gli scambi di battute a distanza con Pioli. Fino a quando Chiesa non si è accasciato a terra proprio sotto la sua panchina. Colpa di un risentimento muscolare al retto dell’addome, come comunicato dalla Fiorentina sul proprio sito ufficiale.
Chiesa, addirittura, non è riuscito a trattenere le lacrime in panchina. Colpa in parte del dolore, certo. Troppa la voglia di incidere nella partita soprattutto, di trascinare i suoi compagni. Fortissimo il dispiacere di lasciarli sotto nel punteggio e in difficoltà nel gioco.
In questa Fiorentina è fondamentale, lo sa. 25 partite da titolare su 26, Pioli lo ha cambiato solo due volte a gara in corso.
Alla prima giornata con il Chievo, quando il punteggio diceva 4-0 per i viola. Poi con la Roma in Coppa Italia (sul 5-1). Sostituzioni indolore, completamente diverse da quella di oggi. Alla fine, però, il dolore e la rabbia hanno lasciato il passo alla gioia. Merito di Muriel, del suo sesto gol in otto partite di campionato. Che ha trasforma in pareggio una partita che sembrava maledetta. Adesso la trasferta di Cagliari nel mirino. Per tornare a sorridere. E non dalla panchina.
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