Una vittoria contro il Novara all’ultima giornata per sperare; un doppio zero a zero con l’Ascoli nel play out fatale per la retrocessione. E’ stato un finale di campionato davvero intenso per la Virtus Entella, che torna in Serie C dopo quattro stagioni di Serie B. Solo dieci vittorie in 42 giornate, troppo poco per agguantare una salvezza che però è stata in ballo fino all’ultimo secondo.
“Adesso ripartiamo” Aveva scritto il Presidente Antonio Gozzi in una lettera da brividi. Ancora forte la delusione per un esito sportivo negativo. Ancora di più, tuttavia, l’amore per quei colori che guida da oltre dieci anni. “Raddoppieremo le forze per riportarti molto in alto. Lo meriti tu e quei tuoi straordinari tifosi che ti hanno voluto bene nei momenti piu’ difficili”. Già, i tifosi. Quelli che hanno affrontato più di 500 chilometri per arrivare fino ad Ascoli. Quelli che il Presidente avrebbe voluto ringraziare uno ad uno, fra una lacrima e l’altra.
Ha scelto un modo alternativo per farlo, aspettando giusto qualche giorno per far passare la delusione. Li ha invitati tutti alla Colmata a Mare, laddove si allenano le giovanili: appuntamento alle 19:30 per un aperitivo di saluto e ringraziamento a tutti coloro che hanno sempre sostenuto la squadra e, in modo particolare, per chi l’ha voluta seguire fino a Novara ed Ascoli. Un brindisi voluto per riavvicinarsi alla prova gente, da sempre punto di forza dell’Entella insieme all’attenzione per il sociale e per il proprio settore giovanile
“L’attaccamento che la nostra gente ci ha mostrato è per noi motivo di orgoglio e vero punto di partenza – ha ribadito il Presidente Gozzi, che di dubbi da sciogliere in questi giorni ne avrà eccome. Come quello legato al prossimo allenatore, con uno fra Bruno Tedino, Claudio Foscarini e Michele Marcolini che verrà scelto nel caso in cui non venisse confermato Gennaro Volpe. Ma, a prescindere dall’allenatore, una cosa è certa: la Virtus Entella e il suo popolo si rialzeranno insieme, a cominciare dal brindisi di ieri sera.
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