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Corsa, dribbling e lifestyle: alla scoperta del talento del Como Fadera

Si chiama Alieu Fadera ed è l’eroe che ha regalato al Como una vittoria che in Serie A mancava da ben 21 anni. Classe 2001, nato in Gambia, l’esterno d’attacco è arrivato nella squadra di Fabregas nell’ultima sessione di calciomercato dal Genk, firmando un contratto quadriennale. Un nome conosciuto da pochi appassionati del nostro campionato ma che, sotto la guida del Campione del Mondo spagnolo sta trovando un buon minutaggio e soprattutto, si sta affermando nel nostro campionato.

Chi è Alieu Fadera, talento del Como

Palla in profondità di Nico Paz. Scatto, stop, dribbling su De Roon, altra finta e gol. Nella rete siglata da Fadera contro l’Atalanta, quella dell’1-3, ci sono tutte le migliori qualità dell’attaccante. Velocità, imprevedibilità e abilità nell’attaccare gli spazi. Tutte caratteristiche messe in mostra anche nelle 70 presenze collezionate nel massimo campionato belga tra Genk e Zulte Waregem, condite da 10 gol e 10 assist. Oltre a questo, come se non bastasse, Fadera è dotato anche di un ottima dedizione al sacrificio in fase difensiva, che lo porta a essere tra i primi portatori di pressing della squadra.

 

Fadera tra lifestyle e potenziale nascosto

Dai profili social del giocatore gambiano si nota anche un certo interesse riservato nei confronti del mondo del “lifestyle” dei calciatori. Infatti, Fadera ha postato su Instagram un video realizzato con la collaborazione del collettivo “rbdirectedby” dove ha documentato tutto il suo viaggio da Bruxelles a Milano, fino alla firma con il Como. Visite mediche, ma anche vestiti alla moda, orologi e stile da vendere.

 

Ultima curiosità sull’attaccante del Como riguarda il mondo dei videogiochi. Infatti, il talento del gambiano non è rimasto inosservato nemmeno dai creatori di EAFC, noto simulatore calcistico. Nella modalità “carriera” della versione di FC25 infatti, Fadera parte da una valutazione (overall) di 70 che, attraverso allenamenti e partite giocate, può arrivare fino a 77. Una possibile crescita di +7 che sottolinea i suoi ampi margini di miglioramento. Se ha segnato quel gol contro l’Atalanta, possiamo soltanto immaginare cosa potrebbe fare se dovesse raggiungere il suo massimo potenziale.

Simone Pagliuca

Nato nel 2001 con origini campane ma stabilito nel bresciano. Laureato in Scienze della Comunicazione, con il sogno di raccontare le emozioni che provo guardando il calcio, dai più piccoli talenti che giocano sulle spiagge fino ai campioni che calcano i più grandi stadi del mondo. Emozionarmi per emozionare: un "uno-due" che, si spera, possa andare in gol.

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