Complice un inizio di campionato al di sotto delle aspettative, il Chelsea si è visto costretto a tornare sul mercato piazzando una doppietta di acquisti. Da una parte Zakaria (QUI tutti i dettagli del suo trasferimento), breve conoscenza del calcio italiano e l’elemento di sostanza per il centrocampo dei Blues. Dall’altra Aubameyang: dopo un’estate intera passata a vedersi sfilare gli obiettivi dal Barcellona (vedi Koundè e Raphinha), il Chelsea ne prende uno dai blaugrana.
Storie che all’apparenza potrebbero sembrare opposte, uno nato in Svizzera, l’altro in Gabon. Eppure tutti e due hanno trovato il massimo splendore in Germania, anche sfidandosi. Il primo ad arrivare nell’Europa del nord è Pierre-Emerick Aubameyang, forse il più grande rimpianto della storia del Milan. Infatti dopo un giro nelle giovanili dei club francesi (tra cui il Nizza), Auba arriva al Milan, insieme ai fratelli Willy e Catilina, di tutt’altro livello rispetto al fratello minore. I due dopo alcuni prestiti vengono ceduti a titolo definitivo, mentre Pierre-Emerick inizialmente rimane nella Primavera rossonera, a fare la riserva di Alberto Paloschi.
L’attaccante non convince il club che dunque lo manda in prestito: Digione, Lille, Monaco e infine Sain-Etienne. Dopo 10 gol in 3 anni, con i biancoverdi aveva l’ultima occasione di impressionare il Milan e Aubameyang esplode. Non abbastanza però per farsi trattenere dai rossoneri che lo cedono a un milione di euro ai francesi. Inutile dire poi come è andata a finire la storia: al Borussia Dortmund diventa un fenomeno mondiale, trascina la squadra di Klopp insieme a Reus e nel 2017 viene venduto all’Arsenal per 64 milioni di euro (il conto è semplice: cifra 64 volte più grande di quanto ci abbia ricavato il Milan). Da Londra a Barcellona per poi finire di nuovo a Londra, ma questa volta sponda Blues dal suo amico Thomas Tuchel.
Per Zakaria invece è la prima esperienza in Premier League, anche se proprio l’Arsenal l’ha sentito parecchie volte accostato a lui. Ed è inevitabile se fin da quando hai 17 anni ti chiamano il “piccolo Vieira”. Anche se in realtà aveva iniziato come ala, per poi passare al centrocampista d’interdizione che è ora. Dal 2004 al 2015 gioca sempre e solo per il Servette. A 17 anni esordisce in prima squadra dopo aver impressionato tutti al primo allenamento con i “grandi”. Da lì il Servette non riesce a iscriversi alla Challenge League e Denis finisce allo Young Boys dove si consacra. Alla prima stagione con i gialloneri viene eletto Rookie dell’anno ed esordisce anche nei preliminari di Champions ed Europa League.
Nel 2016 si guadagna un posto agli Europei in Francia, senza però mai esordire, e l’anno seguente passa al Borussia M’gladbach. Nella prima stagione in Germania, affronta proprio Aubameyang con il suo Borussia Dortmund. Ma solo nella gara d’andata (a gennaio passa poi all’Arsenal): tanto basta però per farsi conoscere anche dallo svizzero. Tripletta del gabonese e 6-1 per la squadra di Bosz. Dopo quattro stagioni e mezzo con il Gladbach, nel gennaio del 2022 passa ad un altro bianconero, quello della Juventus. Nonostante conta appena 11 presenze da gennaio fino a settembre, lo svizzero aveva ben impressionato con il gol all’esordio e gli ottimi inserimenti. Ora per Zakaria c’è il Chelsea, e chissà che ad Auba non torni in mente quella tripletta al “piccolo (non più tanto piccolo) Vieira”.
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