Quella in corso è la prima stagione di Kalidou Koulibaly lontano dall’Italia. Il difensore centrale ha lasciato il Napoli dopo otto lunghissime stagioni e si è trasferito al Chelsea. Il cambiamento è stato netto per il centrale senegalese, che ha dovuto modificare prospettive di carriera e di vita. Questi aspetti lo hanno messo un po’ in difficoltà nell’ambientamento a Londra e nel gruppo Chelsea. Tuttavia, queste difficoltà sono state superate almeno parzialmente: Koulibaly si è integrato perfettamente nella capitale inglese; dovrà ancora lottare, invece, per poter affermarsi nel Chelsea. Tuchel non è più l’allenatore dei blues: il suo posto è stato preso da Potter. Già proprio quel Potter, che Koulibaly dovrà cercare di convincere, se vorrà diventare un punto di riferimento anche per il Chelsea.
Kalidou Koulibaly ha parlato del suo trasferimento al Chelsea a Le Quotidien. L’ex difensore del Napoli è contento di aver accettato il Chelsea. I blues rappresentano una grande opportunità per la sua carriera. Tuttavia, non è stato semplice potersi ambientare in Inghilterra e a Londra, più in particolare. Del resto non si possono dimenticare facilmente otto anni della propria vita a Napoli:
“Il Chelsea è giunto e non ci ho impiegato molto a sceglierlo. Il Chelsea è uno dei cinque migliori club al mondo, ha una grande storia e una squadra abituata a vincere. Legarmi al Chelsea è stato positivo per me. Sono molto contento di essere qui a Londra. Inizialmente è stata un po’ dura, perché ho dovuto trasferire otto anni della mia vita a Londra. È qualcosa di piuttosto difficile“
Trasferire la propria vita Londra dopo 8 anni è stato difficile per Kalidou Koulibaly. Il senegalese è riuscito ad ambientarsi perfettamente e, adesso, si pone un altro obiettivo: dimostrare a Potter che merita di giocare nel Chelsea. Queste sono le sue parole:
“Potter è arrivato con dei buoni propositi. È un vero allenatore. Ha fatto delle cose buone con il Brighton. Ma adesso allena il Chelsea. Lui ha dei principi e delle aspettative. Sta a me pazientare, sta a me dimostrare che merito di giocare e dimostrare che Potter può contare su me. Rispetto a questo non ci saranno problemi. Siamo anche alle prime settimane; trovo normale che lui si affidi a giocatori abituati a giocare nel Chelsea. Quando sarò in perfetta forma, non ci saranno problemi: giocherò di nuovo“
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