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Jorginho: “Mondiale? È stato un momento difficile, non volevo guardare le partite”

I Mondiali in Qatar sono appena terminati, ma il dispiacere per la mancata partecipazione dell’Italia non è ancora passato. A dirlo è lo stesso Jorginho, che in un’intervista esclusiva a Sky Sport ha sottolineato quanto sia stato difficile seguire il Mondiale da casa: È stato molto difficile, specialmente all’inizio. Non volevo guardare le partite, ho fatto un viaggio con la famiglia e ho davvero guardato soltanto un paio di gare, quelle degli amici”.  

 

Il centrocampista della Nazionale e del Chelsea ha poi aggiunto: “Non sapevo gli orari delle partite, chi giocava, non volevo guardare perché non mi interessava sinceramente. Dopo, verso la fine, è tornato il Jorginho amante del calcio e ho iniziato a seguire un po’ di più”.

Chelsea, Jorginho: “Con Potter siamo sulla strada giusta”

Anche Jorginho ha però guardato la finale tra Argentina e Francia, una partita spettacolare e già definita “la partia del secolo“: “Una finale incredibile, la migliore che io sinceramente possa ricordare. Dopo il primo tempo ero un po’ dispiaciuto per come stava andando perché non era una partita così viva o combattuta e mi dicevo: ‘È finita’. Poi dal nulla si sono svegliati e quello è il bello del calcio. È diventata una partita strepitosa, quella che un Mondiale merita come finale. Bellissima”.

Due i protagonisti indiscussi della finale, Messi e Mbappé: “Penso a Mbappé: se fai quattro gol in una finale, compreso il rigore, e non vinci è davvero pesante. Ovviamente ogni volta che Messi toccava il pallone c’era la sensazione che potesse combinare qualcosa. Sono due giocatori che hanno fatto qualcosa di straordinario e bisogna solo ringraziarli per lo spettacolo che ci hanno regalato”.  

 

Quello in Qatar è stato il primo Mondiale della storia giocato in inverno, la stagione è stata così divisa in due parti: “È strano, penso sia la prima volta che capita. Sarà tutto nuovo, non sappiamo neanche noi come andrà. Si fa un mini ritiro durante la stagione, per chi non è andato al Mondiale è stata una pausa che aiuta a recuperare perché ci sono state tante partite e ce ne saranno altrettante, quindi dal punto di vista fisico ha aiutato a recuperare la fatica“.

Archiviata la delusione del Mondiale, Jorginho è già concentrato sul suo Chelsea e sulla Premier League. In testa al campionato inglese per il momento c’è l’Arsenal, che ha stupito tutti nella prima parte di stagione ma non il centrocampista azzurro: “Se sono stupito? Sinceramente no, si vedeva che l’allenatore stava creando una cultura e una mentalità per un certo tipo di calcio, quindi sapevo che potevano fare molto molto bene. Abbiamo fatto un’amichevole con loro a luglio e subito dopo la partita ho detto che quest’anno avrebbero fatto benissimo. Vedremo dove potranno arrivare, ma fino ad adesso bisogna soltanto far loro i complimenti. In ogni caso per me non sono una sorpresa“.

Anche Jorginho è invece rimasto stupito dall’ottima prima parte di stagione del Newcastle, attualmente terzo in Premier: Quella è stata una sorpresa sinceramente, molto più dell’Arsenal. Ma anche in questo caso l’allenatore è molto preparato e i giocatori hanno capito quello che devono fare, così si è creata l’atmosfera giusta in un posto dove i tifosi sono molto caldi, anche se lì fa molto freddo”.  

 

La prima parte di stagione del Chelsea è invece stata complicata e il club inglese ha anche cambiato allenatore. Tuchel è stato esonerato e al suo posto è arrivato Graham Potter: “È molto simpatico, anche se da fuori può sembrare di no. È una brava persona, un lavoratore e per me è molto preparato, ha le sue idee, molto chiare, e sta creando questo bel rapporto con i giocatori basato sulla fiducia e sulla comunicazione. Credo sia sulla strada giusta per fare bene“.

Nel corso dell’intervista è stato chiesto a Jorginho di fare un gioco. Il centrocampista ha dovuto scegliere chi schierare titolare, chi mettere in panchina e chi vendere tra sé stesso, Modric e Bellingham: “Ma stai scherzando? Che giochino è questo? (ride, ndr). Va bene, rispondo, non c’è problema. Mi vendo io, mi sacrifico. Poi metto Modric titolare e porto Bellingham in panchina“.

Infine, interrogato sul suo futuro (il suo contratto con il Chelsea scade a giugno 2023), Jorginho ha preferito non rispondere: “Direi che abbiamo finito con le domande… (ride, ndr). Ciao ciao!”.

Redazione

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