Cosa c’è più deprimente del Blue Monday? Secondo gli scienziati niente, è il giorno più triste dell’anno. E invece, a fare concorrenza a questo studio, c’è il Chelsea di Todd Boehly. Decimo in classifica dopo aver speso 425 milioni in appena sei mesi dall’arrivo del nuovo presidente.
Boehly aveva preso il posto di Abramovic lo scorso maggio e da allora non ha badato a speso per, appunto, i Blues. Dagli 80 milioni per strappare Fofana al Leicester City fino a Mychajlo Mudryk, ultimo colpo per l’attacco arrivato dallo Shakhtar Donetsk alla modica cifra di 70 milioni.
Nel mezzo, l’esonero di Thomas Tuchel, rimpiazzato da Graham Potter. Anche in queso caso, però, il portafogli del club non ha di certo sorriso: 23 milioni di clausola per strapparlo al Brighton (ora guidato da De Zerbi). Con appena 56 milioni guadagnati dalle cessioni, il bilancio del club dello Stamford Bridge segna un rosso di -369 milioni.
Più soldi vengono spesi e più i tifosi sembrano essere scontenti. I numeri di Potter, nonostante l’1-0 contro il Crystal Palace in uno dei tanti derby di Londra, non sono incoraggianti: solo due vittorie nelle ultime dieci gare di Premier League e doppia eliminazione per mano del Manchester City in FA Cup e Coppa di Lega. Certo, i bilanci si fanno a fine stagione ma ad oggi il mondo Chelsea sta vivendo in loop il Blue Monday, non lo dicono gli scienziati, lo dicono i numeri.
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