Chiamiamole intuizioni: “Ciciretti non giocava, l’ho portato a Messina e ha fatto la differenza”. Il guizzo di un ds che ne sa: “Stava alla Pistoiese, era una mezz’ala, ma io l’ho preso per il reparto offensivo e ora lo vuole il Napoli”. Talento vero, Ciciretti. Oggi pure in Nazionale con Ventura, convocato per uno stage a Coverciano insieme a tanti giovani (Gagliardini, Conti, Caldara). “Ma non mi sorprende, anzi!”. Perché Danilo Pagni se n’era accorto prima di tutti: “Ciciretti era un centrocampista. Tuttavia, quando arrivai a Messina, avevamo l’esigenza di prendere qualcuno lì davanti”. Riunioni, consigli: “Danilo, che ne pensi di Ciciretti? mi domandò il presidente Lo Monaco”. Risposta secca: “Prendiamolo subito”. Il resto è storia.
“Amatino” arriva a Messina ed è subito protagonista, segna pure un gol nel derby: “Ero in panchina quel giorno si fece anche un selfie sotto la curva dei tifosi reggini”. Adesso, invece, Ciciretti incanta Benevento e pure il Napoli, intrighi di mercato. “Conosco Sarri, è il tipo di giocatore che piace a lui. Tecnico, di qualità. E il calcio italiano ha bisogno di talenti così”. Parola di Pagni, ex dg di Salernitana e Arezzo che nel gennaio 2015, da ds del Messina, ebbe l’intuizione di credere in un ragazzo che giocava poco: “Ciciretti, che giocatore”. Lo ripete spesso, raccontando vari retroscena in esclusiva su Gianlucadimarzio.com. Un bel ricordo: “Per Lucarelli era un centrocampista, ma io ero convinto, avrebbe potuto giocare benissimo anche davanti. Così chiamai la Roma e lo portai a Messina”. 19 presenze con Di Costanzo allenatore, 3 gol. Compagni pazzi di lui: “Era simpatico, brillante, sveglio. Uno del gruppo, a tavola faceva le imitazioni di Bombolo (attore romano scomparso nel 1987 ndr) e tutti ridevano”.
Tecnicamente fortissimo, poi: “Il suo sinistro è come una Montblanc, ma sa giocare anche col destro, innescare passaggi illuminanti”. Solo elogi: “E’ un giocatore estroso, geniale, ha grande capacità di calcio e va messo in condizioni di potersi esprimere al meglio”. Tipo a Messina, tipo a Benevento oggi (3 gol, 5 assist). “Il suo livello di autostima è al top, ora come ora può fare qualsiasi cosa, è in formissima. Aspetterei prima di dare giudizi affrettati, ma la sua qualità non si discute”. E la Roma si mangia le mani. Tutta la trafila delle giovanili, Campione d’Italia Primavera nel 2011. Poi, l’addio: “Non ci hanno puntato molto, non hanno saputo aspettare, proprio come accaduto con Caprari, oggi al Pescara. Noi lo prendemmo in prestito prima di Natale e lo aggregammo al gruppo già dal 2 gennaio. Arrivò con un paio di chili in più, ma si rimise subito in sesto”.
Ciciretti-Pagni, bel feeling: “Ogni tanto ci sentiamo, è rimasto l’affetto. E le sue imitazioni di Bombolo! E’ simpatico come Totti, ha uno spirito aggregativo”. Garantiscono i compagni. Ora la Nazionale, il futuro chissà. Il Napoli pressa e incontra gli agenti in un blitz notturno. Sotto gli occhi di tutti, oggi. Soltanto di Pagni, prima: “E’ raro prendere un giocatore che fa la riserva e portarlo in una piazza come Messina, che al tempo lottava per non retrocedere”. Un guizzo, non l’unico in carriera: “Ricordo Acerbi, Romulo, anche Ciro Immobile. Giocava nella Berretti del Sorrento, l’avevo portato all’Inter. Incontrai Baresi e Ausilio all’Hotel Costa Brada di Gallipoli ma l’operazione non si chiuse. Poi arrivò Ferrara e portò il ragazzo alla Juve”. Chiamiamole…intuizioni.
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