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Champions League | L’avversario della Roma: ecco lo Shakhtar Donetsk

A Napoli li conoscono bene, purtroppo. Perchè la scoppola di Charkiv alla prima giornata del girone ha inciso sulla stagione di Champions degli azzurri, sconfitti in Ucraina ed eliminati poi. Abbonamento all’Italia per lo Shakhtar Donetsk: a febbraio toccherà alla Roma. Altro giro, altra italiana: Paulo Fonseca sfiderà Di Francesco, in un doppio confronto che vale sì la qualificazione ai quarti di finale di Champions League, ma che può essere anche il carburante per ridefinire la dimensione europea di due squadre in ascesa.

DISTANZA

Da stadio a stadio: 2832 km, un giorno e sei ore di macchina senza soste. Dall’Olimpico allo Stadio Mentalist, perchè sì, lo Shakhtar non gioca a Donetsk e dalla seconda metà della scorsa stagione i “minatori” giocano le
partite “casalinghe” a 300 chilometri da Donetsk, dopo che lo stadio
(Donbas Arena) ha subito diversi danni durante la guerra dell’Ucraina
orientale. L’assenza di un vero e proprio stadio di casa, però, non sembrerebbe incidere sui giocatori di Fonseca: 9 punti in tre partite allo Stadio Mentalist sui 12 complessivi. Punti guadagnati, col gioco, la grinta, il talento brasiliano che da anni ormai è alla base dei successi dello Shakhtar.

SAMBA E FANDANGO

Perché è la storia che lo dice: se pensi allo Shakhtar, il primo ”link” viaggia alla spina dorsale brasiliana, con ben otto calciatori in rosa nati in Brasile. Tradizione a passo di samba, da Lucescu a Fonseca: filo conduttore della storia del club, diventato ”grande” in Europa con i brasiliani. Grande sì, ma non troppo, e Paulo Fonseca sta lavorando per rendere la mentalità dei suoi giocatori ancora più europea. Un po’ di samba e un po’ di Fandango, con la voglia di conquistare l’Europa. Davanti, a febbraio, ci sarà la Roma: stesse ambizioni, stessa voglia di stupire. E spaccare tutto.

GIOCO

Ed è qui che Fonseca ha stupito fino ad ora: con la forza delle idee ha saputo imprimere fin da subito un calcio veloce, rapido, che punta sulla qualità degli esterni per riuscire a trovare quel Facundo Ferreyra che, insieme a Taison, colpì il Napoli a settembre, in quella che, ad oggi, è stata la partita che ha segnato l’eliminazione degli azzurri. Non va dimenticato, inoltre, che nonostante le assenze degli avversari, lo Shakhtar ha battuto ”l’imbattibile” Manchester City di Guardiola, mettendo in difficoltà i CItizens soprattutto proprio sulle fasce, con quella sinistra andata in gol, prima con Bernard (l’ala) poi con Ismaily, il terzino. Due, stranamente, brasiliani…

Precedenti Roma-Shakhtar Donetsk: 4

Vittorie: 1 (fase a gironi 2006/2007, 4-0)

Sconfitte: 3 (fase a gironi 2006/2007, 1-0 e ottavi di finale 2010/2011, 3-2 e 3-0)

Edoardo Marcarini

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