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Seedorf: “Real, occhio all’Ajax. Caso Isco? Solari non è pazzo”

Ajax e Real Madrid, pezzi di cuore per Clarence Seedorf. Una Champions vinta con i ‘Lancieri’ e una con i ‘Blancos’, ricordi impossibili da cancellare per il centrocampista olandese, pronto adesso ad emozionarsi nel vedere queste due formazioni affrontarsi negli ottavi di Champions League.

Intervistato da Marca, l’attuale ct del Camerun ha parlato delle insidie che si troveranno ad affrontare gli uomini di Solari, nonostante restino i favoriti per il passaggio del turno: “Il Real Madrid è il favorito, perché è campione in carica e ha esperienza in Champions, ma questo non significa che vincerà al 100%. Il club olandese ha giocatori importanti come Zyech, Dolberg, Tadic e Huntelaar, oltre a de Ligt e de Jong. Il Madrid affronterà un avversario che per molti anni non ha raggiunto le fasi finali del torneo, dunque venderà cara la pelle. Vincere la quarta Champions di fila? Tutto è possibile, sarà molto difficile. Ma sì, il Real Madrid può sempre farcela”.

Seedorf poi si è soffermato sull’addio di Ronaldo: “Cristiano era considerato un re a Madrid ed era una garanzia di gol per la squadra. Se Cristiano fosse ancora nella squadra, il Real avrebbe avuto più fiducia ma non credo che i risultati sarebbero stati così diversi. Probabilmente l’uscita di Zidane ha avuto un impatto maggiore, perché la metodologia di lavoro è cambiata. Chiunque lo avesse sostituito avrebbe avuto bisogno di un lavoro speciale per avere successo immediato, così da superare le difficoltà iniziali. Ronaldo o Messi? Entrambi hanno dominato la scena del calcio mondiale nell’ultimo decennio a modo loro. Messi ha il suo stile, quello di Cristiano è completamente diverso. Entrambi sono ancora decisivi nel loro modo di giocare, sono campioni straordinari che giocano a calcio in due modi diversi”.

Non è mancato un accenno allo spinoso caso Isco: “Dall’esterno è sempre difficile sapere cosa stia succedendo, Isco è sicuramente molto importante ed è uno dei giocatori che metterei in campo se avessi l’opportunità di allenarlo. Allo stesso tempo, tutti i giocatori importanti possono attraversare momenti difficili ed è compito dell’allenatore, nell’interesse di tutti, recuperare il calciatore da un punto di vista mentale e fisico. Solari non è così pazzo da lasciare fuori qualcuno senza avere una ragione importante per farlo”.

Redazione

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