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Ceter riparte da Bari: la Puglia per rilanciare il 24enne colombiano

Tappa per il rilancio. Così Damir Ceter ha scelto Bari. L’attaccante colombiano nato il 2 novembre 1997 sarà un giocatore biancorosso. Blitz a sorpresa quello operato dal direttore sportivo biancorosso Ciro Polito, che punta sul rilancio dell’ex giocatore di Pescara, Chievo e Cagliari per garantire gamba, fisicità e qualità all’attacco biancorosso. Nel pomeriggio di mercoledì Ceter ha svolto le visite mediche a Roma, per poi muoversi in auto alla volta di Roccaraso, in Abruzzo, sede del ritiro biancorosso.

 

 

 

Ceter, “scommessa” del Bari: la formula contrattuale

Ad attendere Ceter a Bari ci sono la Serie B, dimensione già toccata con Pescara e Chievo (7 gol in 51 presenze), e una piazza che ritrova la categoria a quattro anni dall’ultima volta. Polito lo segue con attenzione sin da quando lo ha incrociato da avversario e a colpire il ds sono stati lo strapotere atletico esibito dal colombiano e la sua capacità di giocare a campo aperto. I recenti intoppi fisici – intervento al menisco a gennaio, problemi al polpaccio in precedenza – fanno sì che Ceter sia etichettato come una “scommessa” per l’attacco. Anche il contratto che lo attende a Bari lo dimostra: legame fino al 2023 con opzione di rinnovo biennale legate a determinate condizioni, come il numero di partite giocate e di gol segnati. Della serie: meglio fai, più resti qui.

 

 

Sulle orme di Guerrero, per ricordare chi era il “nuovo Zapata”

Ha superato le visite mediche, ora Ceter dovrà superare la sfida Bari: nel 4-3-1-2 di Mignani, che attende comunque un altro innesto in un attacco destinato a salutare Simeri (corteggiato dal Monopoli) e Paponi, può rappresentare sia l’attaccante di riferimento che quello di sostegno in un reparto che oggi annovera Cheddira e Antenucci.  Arrivato al Cagliari nel gennaio 2018 per 3 milioni di euro dal modesto Quindío con il soprannome di “nuovo Zapata”, in riferimento all’attaccante dell’Atalanta, dopo aver trascorso l’ultima stagione tra panchina, infermeria e tribuna starà al colombiano rilanciarsi in Puglia.

 

 

Seguendo magari le orme di un suo connazionale che a Bari ricordano ancora con il sorriso: Miguel Guerrero, protagonista in biancorosso dal 1994 al 1999, con una parentesi al Merida, e inventore del celebre “trenino” per festeggiare un gol. Quello che Ceter spera di rimettere presto in moto.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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