L’essere Cesena e l’essere primi in classifica a pari merito con il Palermo. Vittoria a Venezia e aggancio al Palermo: il cammino bianconero
Vincere a Venezia di Stroppa, contro una delle favorite in questa Serie B. Farlo con una prova convincente e agganciare al primo posto un’altra favorita, il Palermo. Collezionare 10 punti su 12, senza essere ancora sconfitti.
Ma questi numeri non raccontano solo di una squadra e del suo grande avvio di stagione. Contengono in sé i significati di un percorso di gruppo, di una società e di una città. Perché queste settimane sono l’immagine della totale alchimia e sinergia di un ambiente e di tutti i suoi attori.
Perché Cesena in questo suo cammino si sta dimostrando qualcosa di grande. Cesena è l’affetto e l’unione della sua gente. È lo spirito popolare e umano delle persone che ne fanno vivere strade e piazze. È un progetto che ha posto le sue basi anni fa, ha saputo attendere il momento giusto, non ha avuto fretta nel muovere i suoi passi. È il senso di appartenenza di chi in campo rappresenta la sua città e il suo club e i valori che vivono in loro.
È un allenatore che è stato in grado di entrare nel cuore della gente. È una realtà ancora più consapevole di chi si è diventati e di chi si vuole essere, della forza consolidata nel tempo, del ruolo che si può svolgere. È la capacità di unire la tradizione alla novità, come nei gol che hanno segnato la vittoria in laguna.
Partiamo dalla fine. O meglio, partiamo dal secondo: Massimiliano Mangraviti. Il suo gol è rappresentazione della sua storia. Una ribattuta dopo il primo colpo di testa parato, simbolo del crederci nonostante tutto. Un po’ come la sua carriera. Un po’ come quando dal fallimento del Pro Piacenza e dalla Serie C arrivò in pochi mesi all’esordio in A con il Brescia, affrontando Lautaro e Lukaku. Dalla scorsa stagione è il riferimento della difesa e della squadra, pilastro del Cesena di Mignani.
E poi c’è il volto nuovo, Riccardo Cervio. Arrivato in estate in prestito dal Sassuolo per dare freschezza e imprevedibilità. Nel suo passato ci sono gli allenamenti su un campo di terra con la Polisportiva Carso, la Roma e i consigli di Pellegrini e Dzeko e anni di gavetta in B. L’ha sbloccata lui. L’inizio del pomeriggio bianconero. Un pomeriggio in vetta.
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