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Celtic, alla scoperta di Furuhashi, il “Lautaro di Scozia”

Quello giapponese, è un movimento calcistico in continua espansione, soprattutto in Europa. Ne è dimostrazione l’ottimo Mondiale disputato in Qatar, con l’eliminazione della fase a gironi della Germania, e i tanti giocatori sempre più protagonisti nei club europei. Tra questi, in Scozia il Celtic, prossimo avversario della Lazio in Champions League,  ha deciso di puntare molto sui nipponici, avendone cinque in rosa. Su tutti, il protagonista risulta essere Kyogo Furuhashi.

Dal Vissel Kobe con Iniesta all’Europa

Attaccante, classe 1995, Furuhashi è il finalizzatore del Celtic. Non tanto alto, (170 centimetri), ma abile di testa, oltre che con entrambi i piedi, è stato definitivo come “il Lautaro di Scozia” (leggi qui l’intervista). Un rendimento realizzativo di ottimo livello da quando, nel 2021, è approdato in biancoverde: in 102 gare ufficiali, infatti, ha giocato 102 partite, segnando 62 gol e servendo 12 assist. Tra questi, quello segnato alla Lazio nella gara di andata. 

 

 E pensare che avrebbe dovuto smettere. “Forse dovrei mollare” era il pensiero dell’attaccante, quando si divideva tra campo e Università, come riportato in un documentario rilasciato a FIFA+. A spronarlo, facendolo desistere dalla tentazione di smettere, i consigli della madre. Da lì in avanti, la carriera di Furuhashi è stata una continua ascesa. Al Vissel Kobe ha avuto l’opportunità di condividere lo spogliatoio con Iniesta.

 

 “Hai il talento per affermarti in Europa”. Una benedizione, quella di Don Andrès, che l’attaccante ha rispettato e perseguito. Così, adesso si rivela lo spauracchio principale delle difese di Scozia, ma iniziando a far tremare anche quelle d’Europa.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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