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Ceferin: “Israele ci sarà, non sono un sostenitore della squalifica degli atleti”

Aleksander Čeferin, presidente della UEFA (Imago)

Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ospite al quotidiano Politico USA ha parlato di diversi temi politici e sportivi

Per noi è abbastanza chiaro che la guerra deve finire. La guerra deve finire. Spero che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, ma non ho informazioni se non dai media. Volevamo riportare i giovani, ragazzi e ragazze sotto i 17 anni, e abbiamo persino ottenuto il sostegno del nostro comitato esecutivo. Ma poi c’è stata una tale isteria politica, una tale pressione su alcuni membri del comitato esecutivo. Non hanno cambiato idea, ma ci hanno chiesto di aspettare perché erano così attaccati privatamente, personalmente, che non ne potevano più“: queste la parole del presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, al quotidiano Politico USA sulla possibilità di riammettere i club russi nelle competizioni europee.

Il presidente della UEFA, poi, si è anche espresso sulla possibilità di escludere dalle competizioni anche i club israeliani: “Prima di tutto, quello che sta succedendo ai civili lì mi ferisce personalmente, mi uccide. È impossibile continuare a vedere queste cose. Dall’altro punto di vista, non sono un sostenitore della squalifica degli atleti. Perché cosa può fare un atleta al suo governo per fermare la guerra? È molto, molto difficile. Ora, la squalifica per le squadre russe dura, credo, da tre anni e mezzo”.

La guerra è finita? Non è finita. Devo dire che con la situazione in Russia e Ucraina c’era una pressione politica molto forte. Ora è più una pressione della società civile che dei politici, perché i politici, quando si tratta di guerre e vittime, sono ovviamente molto pragmatici. Non posso dire cosa succederà. Si parla di tutto, ma io personalmente sono contrario all’espulsione degli atleti“: ha concluso Ceferin.

” Chiunque pensi che ‘Smettete di uccidere i bambini’ sia un messaggio politico è un idiota”: le parole di Ceferin

Per concludere il suo intervento il Presidente della UEFA ha parlato dello striscione esposto in campo prima della finale di Supercoppa: “Abbiamo una fondazione per i bambini. Non viviamo su un altro pianeta. Viviamo in questo mondo. E quando vedi bambini morire in tutto il mondo a causa di politici sconsiderati… Chiunque pensi che ‘Smettete di uccidere i bambini, smettete di uccidere i civili’ sia un messaggio politico è un idiota, per me“.

 

Redazione

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