Risalire. L’ipse dixit di questo Brescia, ma anche qualcosa di più. La squadra di Rolando Maran vince ancora, rimontando il Catanzaro al Ceravolo. 2-3, un tempo per parte con i minuti finali che sorridono ai lombardi. Bjarnason e Bisoli per la parità, poi il solito Flavio Bianchi, con l’ex Genoa che diventa ancora una volta glaciale nei minuti finali.
Per Maran sono 12 punti in 6 partite, con 3 vittorie e 3 pareggi da quando siede sulla panchina del Brescia. Una rinascita vera e propria che ora vede la squadra di patron Cellino al nono posto in classifica e a soli due punti dalla zona playoff.
Non sembra un pomeriggio facile quello del Brescia nei primi 45 minuti. Tutt’altro. Il Catanzaro gioca, segna e si esalta spinto dai 13mila del Ceravolo. Ambrosino e Vandeputte siglano le reti che valgono il doppio vantaggio prima del riposo. Poi nel secondo tempo, all’improvviso, cambia tutto. Prima la rete di Bjarnason, leader silenzioso che dall’arrivo di Maran in panchina ha messo a referto 3 gol dei 4 stagionali e poi capitan Bisoli ristabiliscono la parità.
Concretezza e voglia di non mollare mai: per una squadra che nei momenti di difficoltà si aggrappa ai suoi uomini d’esperienza per uscire dalla crisi. Il gol della vittoria è di Flavio Bianchi, il ragazzino che diventa clutch e glaciale oltre il 90’. Buttato dentro da Maran a 5 dalla fine regala 3 punti che sanno di vera e propria rinascita in casa Brescia. Le Rondinelle volano e battono le Aquile, sognando un posto tra i playoff che ora non sembra più così distante.
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