A Catania è stata una domenica pomeriggio grigia e fredda. Per niente primaverile. Ma ci ha pensato il Catania a infiammare l’ambiente. L’ha fatto mettendo a segno ben sei gol alla Paganese, con due attaccanti, due centrocampisti e un difensore. Da Biagianti a Mazzarani, da Bogdan a Curiale, passando per la prima doppietta in rossazzurro di Barisic. Per non farsi mancare nulla. Tre punti fondamentali, vitali. E la temperatura raggiunge i meno quattro. Ma non quella atmosferica, quella da campionato. Quella da vetta in classifica. Al Massimino i minuti scandivano gli attimi che hanno portato il Lecce alla seconda sconfitta stagionale, a Caserta. Tra radioline e iPad che trasmettevano in tempo reale ciò che accadeva alla capolista. È così, che i sogni per Catania e il Catania si riaccendono, a sei giornate dalla fine della stagione. A meno quattro dalla vetta. Nonostante il secondo posto condiviso con il Trapani, in attesa dello scontro diretto al Massimino. In un pomeriggio freddo si, ma infiammato da speranze e sogni di promozione leciti, adesso più che mai.
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