Timothy Castagne si è presentato nel migliore dei modi in Inghilterra: esordio con la maglia del Leicester e gol dopo 56 minuti. Una nuova esperienza per l'esterno belga che, questa estate, ha deciso di lasciare l'Atalanta.
"Avrei potuto rinnovare il contratto, la decisione è maturata dopo la partita contro il Psg – spiega Castagne alla Gazzetta dello Sport – I soldi non c'entrano, ha pesato la situazione tecnica. Sono stato provato nell'undici titolare tutta la settimana, alla vigilia sono stato escluso. Onestamente è stata una sorpresa".
Continuità, una parola che Castagne sottolinea come una delle motivazioni del suo addio: "Avevo bisogno di giocare con regolarità nello stesso ruolo: una volta ero a destra, un'altra a sinistra, un'altra in panchina. Non era proprio il massimo. Detto ciò, non potrei mai parlare male di qualcuno: semplicemente, volevo continuità. Gasperini? Tecnicamente e tatticamente è uno dei top in assoluto, ma a livello umano non c'era grande rapporto".
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