Nicolò Zaniolo è da poco uscito dalla procura a Torino dove è stato ascoltato per 3 ore dal pm Manuela Pedrotta, titolare sull’inchiesta relativa alle scommesse illegali. Dopo Fagioli e Tonali, il classe ’99 è stato il terzo calciatore ascoltato per il caso scommesse. A Zaniolo è contestato l’esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, previsto all’art. 4 della legge 401 del 1989.
A differenza di Fagioli e Tonali, che hanno patteggiato, subendo quindi una squalifica dai campi per sette mesi per il primo e dieci per il secondo, Zaniolo ha ammesso di avere utilizzato piattaforme illegali di scommesse, ma per giocare a poker e blackjack, non avendo quindi mai scommesso sul calcio.
Se ciò fosse verificato, il giocatore rischierebbe esclusivamente una multa per avere scommesso su tali piattaforme, senza quindi incorrere in alcuna ripercussione, quindi squalifica, da un punto di vista sportivo.
Intanto, Zaniolo nella serata di ieri è sceso in campo con la maglia dell’Aston Villa, subentrando nel secondo tempo della vittoria per 4-1 in trasferta sull’AZ Alkmaar.
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