Nuovo capitolo nel caso Negreira, la vicenda che vede coinvolto il Barcellona e che riguarda alcuni pagamenti erogati negli anni dal club catalano a vantaggio di José María Enríquez Negreira, ex vicepresidente del comitato arbitrale spagnolo.
Secondo quanto raccontato dall’agenzia di stampa spagnola EFE, nella mattinata di giovedì 28 settembre la Polizia avrebbe perquisito a sorpresa la sede del comitato arbitrale di Las Rozas, alla ricerca di prove.
A intervenire sul tema anche il presidente federale spagnolo, Javier Tebas, che ha dichiarato: “Credo che la perquisizione sia una conseguenza della richiesta de LaLiga alla Federazione di accreditare una serie di prove istruttorie“. La RFEF si è iscritta a registro come parte civile nel caso Negreira, come d’altronde anche il Real Madrid. A tal proposito Tebas ha dichiarato: “Di fatto siamo l’unica parte civile che ha dato un contributo al tema Negreira“.
L’ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti è di corruzione passiva per quel che riguarda Negreira e il figlio, che avrebbero ricevuto circa 7 milioni e mezzo di euro in un arco di diciassette anni (2001-2018), e di corruzione attiva per quanto concerne il Barcellona. In particolare i fatti coinvolgono l’ex presidente blaugrana Josep Bartomeu e il suo predecessore Sandro Rosell. Il presidente attuale, Joan Laporta, si è sempre detto sicuro che il Barca sarebbe uscito indenne dalla vicenda.
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