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Casadei: “Il calcio inglese è differente. L’Inter? Non la sto seguendo…”

Cesare Casadei è in assoluto uno dei giovani italiani su cui c’è maggiore attenzione nel panorama calcistico internazionale. Lo prova il fatto che il Chelsea per lui abbia speso un totale di circa 20 milioni di euro, bonus compresi, nonostante il 20enne ravennate ex Inter non abbia mai visto neanche la Serie A.

 

Dopo un ottimo avvio di stagione in Premier League 2 con la rosa U23 dei Blues, ora il prestito in Championship al Reading per misurarsi con i più grandi. E il tutto è cominciato davvero bene: Paul Ince è un bravo allenatore. È stato un grande calciatore, ha giocato anche in Italia quindi mi sta dando una grossa mano. Mi ha dato fiducia fin dall’inizio, sono molto contento di averlo come allenatore perché posso imparare tanto da lui, ha detto Casadei in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, a cui ha parlato di sé e di questi suoi primi mesi di vita “inglesi”.

Ora il Reading, prima di tornare a Londra

Casadei confessa, la differenza tra calcio italiano e inglese si sente, ma: “È pur sempre calcio quindi ci si adatta. Però lì in effetti è un po’ differente. Almeno dove sono io, prima Chelsea e ora Reading, si fanno tanti allenamenti con la palla. C’è tanta intensità, sono molto divertenti anche gli allenamenti”.

 

Alcune piccole difficoltà d’ambientamento, visto il trasferimento in un nuovo Paese, si sono fatte sentire: Per i primi due mesi è venuto su mio fratello – racconta – perché con la lingua lui se la cava meglio di me e mi ha aiutato molto. Ora mi sono ambientato e sto da solo. Ogni tanto viene qualcuno della mia famiglia a trovarmi. Però principalmente sono da solo”.

“Inter? Guardo più la Premier…”

Nonostante non dimentichi il suo passato – e l’Inter ne è stata ovviamente una parte fondamentale – Cesare Casadei ha anche confessato di non guardare la sua ex squadra in questo momento: “Dico la verità, da quando mi sono trasferito in Inghilterra mi sto focalizzando sulla Premier e sulla Championship, il campionato dove gioco. Sto cominciando a guardare più quelli”.

 

Idoli o modelli da seguire? “Mi piacciono i giocatori con le mie caratteristiche, quindi molto fisici. Al Chelsea mi sono allenato con Loftus-Cheek che mi ha fatto una grande impressione. E oltre a lui, per come gioca mi piace Valverde del Real Madrid.

Ora la Nazionale: gli impegni con l’Under 21

Contro la Serbia, lo scorso 24 marzo, Casadei ha avuto anche modo di debuttare da titolare con l’Italia Under 21: match vinto per 2-0 in trasferta grazie alla doppietta di Mulattieri. “La squadra ha vinto, siamo tutti contenti di questa prestazione di squadra. Questa era la mia prima vera partita con questo gruppo, avevo fatto 5 minuti contro la Germania. Con la Serbia la prima dall’inizio e sono molto contento, posso dirmi molto soddisfatto”.

 

Tornare in Italia è sempre bello. Ti dà la possibilità di staccare un po’, di parlare un po’ la propria lingua che dopo un po’ di tempo magari può mancare. Sono sempre contento di tornare a giocare con la Nazionale”. Ma con l’inglese? Bene, sto migliorando. Sono partito quest’estate praticamente da zero. Quando sono arrivato là, è stato difficile. Ma ho preso lezioni e continuo a seguire, sto migliorando piano piano”.

“Quando posso torno in piadineria ad aiutare i miei”

Ora, con le selezioni minori della Nazionale italiana potrebbe vivere un’estate ricca, intensa. C’è sia la possibilità di giocare un Europeo con l’Under 21, ma anche il prossimo Mondiale con l’Under 20. Un’altra validissima scelta, però, sembra anche quella di tornare a casa, dalla piadineria di famiglia, per aiutare i suoi.

 

“Non so cosa scegliere. Se fosse per me giocherei prima l’Europeo, poi il Mondiale e poi me ne andrei in vacanza a casa in Romagna, in piadineria. Quando sono giù, il poco tempo che ho quando torno a casa, i miei li aiuto sì. Purtroppo negli ultimi anni ho sempre avuto poco tempo d’estate per tornare a casa. Ma quando ci riesco, per me è sempre bello tornare da dove si è arrivati”, chiude Cesare Casadei.

L’INTERVISTA COMPLETA È SULLA GAZZETTA DELLO SPORT

Redazione

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