Categories: Interviste e Storie

Casa Di Marzio, Fiore: “La Lazio è la squadra più forte con cui ho giocato”

Quarantena a casa Stefano Fiore. L'ex centrocampista di Udinese, Parma, Lazio e Fiorentina tra le altre racconta a Casa Di Marzio la sua routine ai tempi del coronavirus: "Ho ripreso a fare le operazioni di matematica con le mie figlie. Poi cerco di ritagliarmi un'oretta per tenermi in forma. Poi serie Tv e letture, come tutti noi". Con una passione su tutte, il paddle. "Anche in quarantena mi diverto a vedere partite di questo sport, ci gioco spesso. Totti e Marchegiani si sono costruiti il campo a casa, sono molto bravi. È un gioco crudele perché devi giocare con un compagno che ti completi e non è semplice da trovare". Invece il giocatore di calcio in cui si rivede? Lorenzo Pellegrini.

Capitolo Lazio, il momento migliore della carriera da giocatore di Stefano. L'esperienza più importante: "È stata la squadra più forte dove ho giocato. Ho vinto la Coppa Italia e lì ho toccato l'apice della mia carriera. Indossare quella maglia ha significato tanto, ho legato con l'ambiente. C'è una stima e un amore reciproco che dura da tanto tempo. Sono stato costretto a interrompere il legame con la Lazio per i suoi problemi economici e andare al Valencia. È stato un amore completo". E poi sulla sua avventura al Parma: "Nel '98 con quella squadra avremmo dovuto vincere 3/4 scudetti. A leggere quella formazione venivano i brividi".

Fiore poi ricorda le partite dell'Europeo del 2000 in Olanda. Una volata incredibile con un epilogo tremendo in finale contro la Francia: "Ero entrato in Nazionale solo qualche mese prima facendo il mio esordio a febbraio a Palermo. Non mi sarei mai aspettato di giocare titolare. Era un'Italia piena di campioni". E sul suo rapprto con Francesco Totti: "Con Del Piero è il 10 più forte italiano degli ultimi anni. Lo conosco dai Giochi del Mediterraneo e ho visto anno dopo anno la sua crescita. Nell'Europeo del 2000 si consacrò. Giocarci insieme fu bello e molto facile, ci siamo trovati benissimo. Quando in semifinale contro l'Olanda, prima dei rigori ci ha detto che andava a fare il cucchiaio nessuno l'ha preso sul serio".

Redazione

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