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Carrarese, il DS Pasciuti: “Momento no? Ne usciremo insieme. Chiediamo giustizia agli arbitri”

Iacopo Pasciuti, ds della Carrarese – credit: Carrarese Calcio 1908

Le parole del direttore sportivo della Carrarese sulle ultime uscite del club toscano tra sconfitte e gli episodi a sfavore.

Tre vittorie, tre sconfitte e cinque pareggi. Questo l’avvio della Carrarese in Serie B che, dopo una salvezza miracolosa ottenuta nella passata stagione, è ripartita. Con quale intento? Stupire anche in quella attuale.

Successi importanti come quello all’esordio nel derby contro lo Spezia al “Picco” , ma non solo. Va ricordato anche quello in rimonta negli ultimi minuti contro il Venezia, tra le favorite per il salto in Serie A.

Nelle ultime due giornate, però, sono arrivati due stop contro Cesena e Frosinone, sinonimo di un campionato veramente competitivo all’interno del quale nessun risultato è scritto prima di scendere in campo.

Ad analizzare il momento della Carrarese e i recenti episodi è stato Iacopo Pasciuti, intervenuto ai microfoni ufficiali del club toscano. Di seguito le sue parole.

Carrarese, le parole del DS Pasciuti

Il direttore sportivo della Carrarese ha aperto analizzando l’ultimo periodo: “Nell’ultima settimana abbiamo affrontato, in maniera ravvicinata, avversari importanti (Venezia, Cesena e Frosinone), che figurano tra le squadre migliori del campionato per organizzazione, qualità tecnica e doti atletiche. A prescindere dai risultati, ogni gara ha visto una Carrarese sempre sul pezzo, capace di giocarsela alla pari con tutti, sino all’ultimo minuto. Non c’è quindi un ridimensionamento, ma la consapevolezza da un lato che siamo sulla strada giusta, dall’atro lato che c’è ancora da lavorare molto”.

Pasciuti, poi, ha speso parole sulla gestione arbitrale dell’ultima gara: “Con il Frosinone, in una sfida in totale equilibrio, hanno inciso, purtroppo, valutazioni arbitrali piuttosto incomprensibili, con tre situazioni che sono state erroneamente valutate dal Direttore di gara e sulle quali soltanto in due occasioni il VAR è intervenuto a porre rimedio all’errore arbitrale. È rimasta purtroppo sotto gli occhi di tutti, la clamorosa svista che ha portato al primo rigore assegnato al Frosinone poiché nell’azione “incriminata” è, piuttosto, il nostro calciatore, Zuelli, ad essere trascinato a terra e subire fallo, non già il contrario, come ravvisato dal Sig. Marinelli. Ma gli episodi specifici, come ben sapete, soprattutto se frutto di evidenti infortuni arbitrali, non sono oggetto di commento da parte della nostra società”.

Antonio Calabro (Imago)

Pasciuti: “Meno protagonismi e gestioni superficiali”

Il DS ha proseguito: “Va viceversa non sottaciuta una a dir poco discutibile gestione della gara ed in particolare la distribuzione dei cartellini, con irrogazione di cartellini a profusione e senza uniformità, sin dai primi minuti di gara, con una gestione del match assolutamente non in linea con lo standing e la qualità degli arbitri di questo campionato. E’ ragionevole ma più probabilmente inevitabile, da parte nostra, richiedere una maggior concentrazione ed un innalzamento del livello di attenzione e di uniformità delle decisioni arbitrali. Soprattutto se si tratta di frangenti determinati, come quelli legati a massime punizioni o ad ammonizioni”.

Pasciuti, poi, ha richiesto un cambiamento: “Il nostro appello dunque è proprio ad una maggiore attenzione della categoria arbitrale verso il nostro campionato, che forse può essere assicurato, da un lato, evitando protagonismi nella gestione dell’andamento di gara e approcci superficiali alle singole partite, d’altro lato, considerando debitamente che se gli errori vengono fatti nel massimo campionato, forse giustificano più un periodo di riposo, altrimenti poi saranno certamente ripetuti anche nelle serie inferiori. Una maggior attenzione e “giustizia” nei verdetti arbitrali, soprattutto in epoca VAR, non può che portare benefici allo spettacolo, alla credibilità del movimento e preservare la passione dei tifosi che rappresentano lo spunto positivo e più genuino ed autentico del calcio”.

Infine, la ricetta per uscire da questo momento delicato: “Con il lavoro. Solo con quello, senza polemiche. Il Mister e la Squadra hanno una grande cultura del lavoro. Il gruppo è molto coeso e costituito, oltre che da bravi giocatori, anche da ragazzi per bene e molto seri. Per cui sono certo che ne usciremo tutti insieme, presto e bene“.

Alessandro Neve

Classe 2003, amante dello sport. Un po' di più del calcio, che ho iniziato a sentire mio fin da piccolino collezionando "disperatamente" le figurine Panini. Oggi studio mediazione linguistica con specializzazione in Sport Management e l'aspirazione di raccontare il pallone è sempre quella di quel bambino

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