Nelle migliori favole c’è sempre un momento di rottura. La stagione 2023/24 della Carrarese non può che esserne la dimostrazione. La squadra toscana nel corso dell’annata ha vissuto due cicli diversi: il primo sulle orme della guida tecnica precedente, mentre il secondo che ha completamente rivoluzionato la mente e le certezze di una squadra che ha iniziato a sentire l’obiettivo un po’ più vicino giorno dopo giorno.
46 partite di campionato tra regular season e playoff. Ma torniamo all’inizio della favola adesso. L’avvio era stato buono, anzi ottimo. 9 punti in 3 partite contro Fermana, Arezzo e Vis Pesaro. Primo posto con 7 gol fatti e solo uno subito. Alla quarta di campionato, però, ecco le prime fragilità. Sconfitta contro la Torres e primi evidenti segni di rottura. Da quel momento Dal Canto, allenatore dei toscani anche nella stagione precedente, non riesce più a tenere la squadra sulle ottime prestazioni viste all’inizio ed inizia a sbandare. A ottime vittorie si alternano deludenti sconfitte, la Carrarese scivola al quinto posto e inizia a perdere contatto con le prime della classe.
La favola però è destinata ad avere un lieto fine, anche se siamo ancora lontani dall’epilogo. Ad ogni modo la società inizia a guardarsi attorno. La sensazione è che serva qualcosa di diverso. Siamo a gennaio e la continuità che servirebbe per fare il passo stenta ad arrivare. In più c’è il derby toscano contro l’Arezzo, occasione da non sprecare. Risultato? Carrarese 2, Arezzo 3. È necessario un cambio, che infatti arriva 3 giorni dopo la partita. Il protagonista cambia, tutto passa nelle mani di Nicola Antonio Calabro.
Il neo allenatore gialloblù, in occasione della sua presentazione, diceva: “La squadra è forte, non ci sono discussioni ma se esiste una certa differenza con le compagini che ci precedono, è chiaro che dobbiamo intervenire e lavorare sopra l’atteggiamento ed anche sulla gestione della settimana, sulla mentalità nel senso della profonda percezione della differenza sostanziale tra il perdere e il vincere”.
Calabro ha restituito entusiasmo ad una squadra già forte. Ha cambiato tutto senza cambiare niente, anche se in realtà il lavoro è stato enorme. Dal subentro dell’ex allenatore della Virtus Francavilla i gialloblù hanno dimenticato il termine “sconfitta”, salvo per la trasferta di Recanati e il ritorno contro il Perugia al secondo turno dei playoff.
Incredibile pensare come in così poco tempo sia cambiato così tanto. Dopo l’esordio contro la Vis Pesaro terminato 0-0, Calabro e i suoi hanno infilato 4 vittorie consecutive, di cui la prima 5-1 contro la Torres , rivelazione del girone B (ha chiuso la regular season al secondo posto). 13 risultati utili consecutivi e una solidità di squadra ritrovata, questa volta per davvero.
Calabro prende in mano le redini di una squadra al quinto posto e ottiene la terza posizione a quota 73 punti. Nella sua gestione in 17 partite sono arrivati 38 punti (vs i 35 in 21 partite della Carrarese di Dal Canto). Da migliore terza di tutta la Serie C affronta i playoff battendo Perugia, Juventus Next Gen, Benevento e Vicenza. La favola ha il suo lieto fine, Calabro ne è l’eroe e a Carrara vissero tutti felici e contenti, in Serie B.
A cura di Alessandro Neve
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