Il Barcellona riscopre la sua cantera. Dalla Spagna all'Italia, per far sbocciare il talento di Carles Pérez: l’esterno mancino d’attacco che ha segnato a San Siro nella sfiad con l'Inter dello scorso dicembre. Il futuro del giovane talento blaugrana potrebbe essere in Serie A: è lui il nome a sorpresa della Roma per l'attacco (qui i dettagli). In un calciomercato estivo blaugrana fatto di grandi colpi come quelli di De Jong e Griezmann, una delle novità più gradite arriva dal settore giovanile, con l’esplosione del talento classe 1998. In stagione, il giocatore ha collezionato 13 presenze e collezionato 3 gol.
Carles Pérez è un catalano di Granollers, tifoso sin da bambino del Barcellona pur essendo passato anche dalle giovanili dell’Espanyol. Un vero sogno per lui esordire nella scorsa stagione in prima squadra in maglia numero 43 (il 7 era il suo numero nel Barça B) all’ultima giornata di Liga contro l’Eibar, dopo esser stato protagonista anche in Youth League, ma l’emozione di segnare una doppietta in prima squadra è impagabile.
Era un’amichevole sì, ma la partita aveva un sapore speciale. Era la prima volta di Andrés Iniesta in campo da avversario del Barcellona, con il suo Vissel Kobe lo scorso luglio. Un’occasione in cui tutti gli occhi erano puntati su uno dei calciatori più rappresentativi della storia del club blaugrana e della sua cantera. Ma dopo aver assistito per un tempo alle giocate di Don Andrés, uscito all’intervallo, nella ripresa lo scenario se l’è preso proprio Carles Pérez, con due gol che gli aprono le porte della prima squadra.
Lo chiamavano il ‘Robben del Barça’, per via delle sue caratteristiche: tutto mancino, bravissimo a partire da destra per cercare il tiro con il piede buono. Una delle due reti è arrivata proprio con un tiro angolato, seppur dall’altro lato del campo; l’altro invece dopo un fraseggio con Malcom, un rivale nella corsa a una maglia nel Barcellona della scorsa stagione, ma un ottimo alleato in questo suo primo show in prima squadra.
“Sono un calciatore della Squadra B – aveva detto in quell'occasione -, ma se uno si impegna e fa il massimo in campo le cose arrivano da sole” ha detto visibilmente emozionato nel finale di partita. D’altronde la notizia più bella è proprio quella di aver riscoperto i talenti della Masia, da sempre la base delle migliori epoche del Barcellona. Tutto con la maglia gialla con la banda, quella sfortunata secondo i più scaramantici, ma vestita per festeggiare i 40 anni di storia proprio della Masia.
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