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Capradossi, messaggio al Bari: “Se serve un leader ci sono. Voglio riconquistare tifosi e Under 21”

Il suo non è stato un nuovo acquisto, ma per Elio Capradossi il ritorno a Bari coincide con la voglia di voltare pagina: il difensore classe 1996, riscattato e controriscatto dalla Roma in giugno prima del ritorno in prestito in Puglia, si candida dal ritiro di Bedollo, Trentino Alto Adige, come nuovo leader del reparto arretrato biancorosso. “Dovremo essere in tanti, abbiamo anche altri giocatori che possono farlo, lo stesso Moras e Tonucci lo possono fare sia come età che come esperienza. Ci siamo ringiovaniti ma cambia poco, dobbiamo crescere tutti”.

Ha chiuso la scorsa annata, la prima tra i professionisti, con 23 presenze, di cui 20 da titolare: nell’estate 2016 era arrivato agli ordini di Roberto Stellone a fine agosto, saltando la preparazione. “Vivere il ritiro è sicuramente importante. Ritrovi compagni vecchi e conosci nuovi volti, si sta cementando il gruppo”. Gruppo guidato da Fabio Grosso, campione del mondo che sta torchiando il gruppo, in particolare la difesa. Ordinaria amministrazione per chi ha vissuto una carriera da terzino sinistro: “Stiamo lavorando molto sull’impostazione del gioco, il mister ci vuole propositivi sin dalla difesa”. Con un messaggio, spesso ribadito in allenamento: non abbiate paura di sbagliare, ma il coraggio di provarci: “E’ un principio che mi piace molto, speriamo di renderlo il nostro il prima possibile – ammette il centrale difensivo, riservato nei modi e deciso sul campo – gli ultimi due mesi della scorsa stagione sono alle spalle, sicuramente c’è da migliorare, sono tornato apposta perchè credo si possa completare un percorso”.

Il secondo anno in serie B, “benedetto” anche dall’in bocca al lupo dell’amico Kevin Strootman, non è una bocciatura, ma un monito alla maturazione. “Il ritiro con la Roma? Non mi aspettavo di farne parte, è giusto vivere un altro anno a Bari, in una piazza ambiziosa nella quale si cresce in fretta”. Una necessità, con un campionato che si prospetta più impegnativo dello scorso: “Sarà un torneo difficile: mi aspetto e spero di arrivarci nel migliore dei modi”. Con un percorso che passa da prove impegnative, come l’amichevole in programma domani a Moena contro la Fiorentina: “Sicuramente sarà una bella prova, anche se è un periodo di ritiro ed è difficile vedere degli schemi già rodati”. Gli obiettivi verso la prossima stagione sono due, di squadra e personali: riconquistare la tifoseria biancorossa e la maglia dell’Under 21. “Credo che la nostra tifoseria sia comunque un’arma in più – ammette – dovremo riconquistarli con i fatti. Proveremo in tutti i modi a creare entusiasmo. Siamo tutti dispiaciuti per come sono andati gli ultimi due mesi, ora pensiamo alla prossima stagione”. L’azzurro è una spia presente nei desiderata: “La precedente Under 21 aveva una squadra già costruita e formata con ragazzi più grandi, sono contento di aver vissuto l’ultimo stage. Chissà che Bari non possa essere una rampa di lancio anche verso l’Italia”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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