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Capocannoniere al Sub 20, oggi l’esordio con la maglia dell’Atalanta: ecco Bryan Cabezas

Forse in pochi, fuori da Bergamo, lo conoscono. Si chiama Bryan Cabezas, esterno sinistro d’attacco ecuadoriano, classe 1997. L’Atalanta lo ha acquistato la scorsa estate dall’Independiente del Valle, un club dalla storia particolare: una favola (sfiorata) a mo’ di Leicester, in cui l’ala è riuscita a rendersi protagonista. Il club è stato infatti promosso nella prima divisione dell’Ecuador solo nel 2010 e la scorsa stagione è arrivato fino in finale di Copa Libertardores, la Champions League sudamericana. Bene, qui Cabezas fa impazzire la difesa del Boca Juniors: due gol in semifinale, uno all’andata e uno al ritorno. L’Atalanta non ha dubbi, questo farà strada.

L’ufficialità del suo trasferimento a Bergamo arriva l’8 agosto 2016, due giorni dopo essere stato presentato in grande stile all’Atleti Azzurri d’Italia, facendo il suo ingresso in campo durante l’intervallo dell’amichevole contro l’Eintracht Francoforte. Poi le prime parole in conferenza stampa, dove ha annunciato di voler ripetere ciò che con la maglia dell’Atalanta ha fatto un certo Claudio Paul Caniggia, in Serie A e poi anche in Europa. Niente male per un nuovo arrivato.

Speranze, sì. Poi qualcosa è andato storto. Gasperini ha sempre cercato di dargli la massima fiducia, ripetendo che gli mancava la condizione giusta per giocare in Serie A. Niente di più normale, soprattutto per un ragazzo di 19 anni che è stato catapultato dall’Ecuador all’Italia. Senza dimenticare i tanti giorni di allenamento persi ad inizio stagione per le convocazioni in nazionale.

In inverno, però, Bryan Cabezas è tornato a stupire: cinque gol e primo nella classifica marcatori nel Sub 20, la Copa America Under 20. Con il suo Ecuador ha guadagnato la qualificazione al Mondiale di categoria in programma nel 2018, con Cabezas ancora una volta protagonista. A gennaio si era parlato di un prestito, ma poi la società ha deciso di tenerlo e oggi contro la Roma è arrivato l’esordio in Serie A: diverse ottime giocate, gol della vittoria solo sfiorato.

Con la giusta condizione può essere un’arma in più, soprattutto a partita in corso (togliere il posto al Papu Gomez è praticamente impossibile). Per ripetere le imprese di Caniggia e provare a conquistare l’Europa.

Redazione

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