Categories: Interviste e Storie

Dalla Macedonia a San Marino, 13 anni dopo l’ultima volta Andorra torna a vincere e Capitan Lima racconta: “Un successo per la nostra gente”

Raxta sense guanyar. Così in catalano, queste tre parole erano diventate un pò un trend . Un periodo senza successi troppo lungo che era diventato un vero e proprio peso, anche per una Nazionale piccola ma splendida come Andorra. L’ultima vittoria era datata13 ottobre del 2004: la Tricolors batte la Macedonia 1-0 davanti a 350 spettatori nel girone di qualificazione verso i mondiali di Germania. All’ottantasettesimo tentativo consecutivo sono stati solo due i reduci di quel successo, capaci di viversi un’altra vittoria. Uno dei due era Ildefons Lima Solà, capitano, leader ma anche uomo della provvidenza. Lui che ad Andorra non ci è nato, ma che andorrano lo è da sempre. Un simbolo della Nazione e della Nazionale, che anche nella serata nebbiosa di San Marino è riuscito a brillare: un rigore sbagliato, poi tap-in ed esultanza di massa per il primo dei due gol : “E’ stata una partita speciale, erano anni che cercavamo di spezzare questa striscia negativa e abbiamo lottato duro affinché questo avvenisse. Abbiamo ottenuto diversi pareggi in questo lungo arco di tempo ma mai una vittoria – racconta ai microfoni di Gianlucadimarzio.com direttamente dal gate a pochi minuti dall’imbarco – quindi questa vittoria ci voleva proprio, perché fa felice noi e rende orgogliosa la nostra gente”. Capitano e goleador, difensore e attaccante.

Ilde: “Qualche mese dopo affrontammo la Francia allo Stade de France, in un match di qualificazione verso Euro 2000. Non dimentico le emozioni di aver giocato a Saint Denis contro Zidane e co”. Ho tante magliette, da stelle del passato come Ronaldo a gente attuale come Bale e come Nainggolan, che recentemente ho incontrato in un Belgio-Andorra”. 37 anni suonati, ma la voglia di smettere non c’è proprio e Lima continua a giocare nel campionato di casa, con il Santa Coloma, club con cui ha segnato anche in Champions, ma Ilde vola sempre basso: C’è passione qui e noi abbiamo un campionato da vincere e io devo aiutare la squadra”. Una cosa certa: finché c’è Lima c’è speranza. Ad Andorra ne sono tutti certi.

Redazione

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