De Rossi sta sorprendendo in molti sulla panchina della Roma. Non Fabio Capello, che lo ha avuto da calciatore durante la sua esperienza in giallorosso. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore ha spiegato in cosa è diverso Daniele: “Mi trasmette le stesse sensazioni di quando era giocatore: nessuna paura e una personalità pazzesca“.
Capello ha poi continuato su De Rossi: “Ha capito in fretta i tanti problemi che c’erano e li ha risolti, dalla gestione della squadra alla motivazione dei singoli. Ha sfruttato l’iniziale calendario favorevole per entrare nella testa dei ragazzi”.
Sul tipo di allenatore che è ha spiegato: “Parla di schemi, ma non ha la presunzione di De Zerbi, che ha giocato uomo contro uomo su Lukaku. Poi vede il gioco, studia bene gli avversari e sa cambiare le partite. È umile e attentissimo nella comunicazione”.
“Visti i risultati, forse bisognerebbe tirare le orecchie a qualche giocatore che sotto la gestione di Mourinho remava dalla parte opposta – ha concluso infine Capello -. O semplicemente è venuto meno il feeling allenatore-squadra. Daniele è lo Smart One perché la sua caratteristica principale è l’intelligenza, come quando era un centrocampista. Merita il prolungamento“.
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