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Dalla benedizione di Allegri all’esplosione con l’Ascoli: alla scoperta di Fabrizio Caligara

Bianconero nel destino: dall’esordio nel calcio dei grandi con la Juventus, all’esplosione ad Ascoli, sempre con quei due colori sul petto. Fabrizio Caligara sta vivendo una stagione da sogno, mettendosi alle spalle i problemi fisici accusati negli ultimi anni.

Quindicesima presenza con i Picchi, seconda rete in campionato e riscatto che è diventato ufficiale: il classe 2000 è interamente un giocatore dell’Ascoli, che ora sogna i playoff. Il club bianconero verserà presto 800 mila euro nelle casse del Cagliari.

 

Dall’esordio al Camp Nou ai campi di provincia

“C’è anche un altro 2000 di qualità. Si chiama Caligara”. Era il 2016 e, mentre l’Italia calcistica scopriva ed esaltava un giovanissimo Moise Kean, Massimiliano Allegri catechizzava, parlando di un altro 2000, meno chiacchierato. Fabrizio Caligara era, ed è, un centrocampista mancino. Duttile, bravo in fase di interdizione e dotato di discreta tecnica individuale, aveva il vizio di inserirsi. Un (giovanissimo) centrocampista moderno che bruciava le tappe. Sì, tanto da meritarsi l’esordio tra i grandi, in uno dei palcoscenici più importanti di sempre, il Nou Camp di Barcellona. Cinque minuti al posto di Higuain, per assaporare l’aria dei grandi incontri, quella che ci si immaginava per un ragazzo del talento di Caligara.

Poi è arrivata la chiamata del Cagliari, in cui ha collezionato 177 minuti in Serie A. Nell’estate del 2018, il classe 2000 è stato girato in prestito all’Olbia, ma l’esperienza è stata segnata da continui problemi fisici che ne hanno compromesso la stagione.

Dalle luci del Camp Nou ai campi di provincia: Fabrizio Caligara ha dovuto rimboccarsi le maniche e lavorare. Tanto.

Venezia e la consacrazione all’Ascoli

La sfortuna e gli infortuni non hanno evitato che il talento di Fabrizio Caligara finisse nel dimenticatoio: nell’estate del 2019 è il Venezia che tenta il colpo, offrendogli una nuova avventura in Serie B. A fine anno saranno sedici le presenze in campionato e una rete, la prima contro il Crotone, per conoscere la nuova realtà, quella della serie cadetta. 

Poi, l’anno seguente, arriva la chiamata dell’Ascoli nel mercato di gennaio. Con la maglia bianconera, il centrocampista ex Juventus mostra le proprie qualità, finalmente libero da problemi fisici. Sei mesi e un ottimo ricordo, che valgono tanto.

Tanto sì, perchè l’Ascoli decide di investire sul centrocampista di Borgomanero. Duecento mila euro di prestito, altri ottocentomila alla quindicesima presenza (quella contro il Cosenza). Totale, un milione di buoni motivi per crederci. E puntarci.

In campo, i risultati danno ragione al patron Massimo Pulcinelli, che ha fatto un grande sforzo per riportarlo in bianconero e strapparlo ad una folta concorrenza. L’allenatore Andrea Sottil ha affidato le chiavi del centrocampo proprio al classe 2000. Contro il Cosenza è arrivata anche la seconda rete in campionato, dal dischetto. Per la gioia dell’Ascoli, che ha investito su di lui.

Dall’esordio al Camp Nou all’esplosione con l’Ascoli: Fabrizio Caligara (ri)prende in mano le redini del proprio futuro.

Pietro Agoglia

Ho lasciato il calcio giocato una domenica piovosa in un campo fangoso. Ma il richiamo era troppo forte: ho sostituito gli scarpini con la penna, una divisa con il computer e ora cerco di raccontarlo. Laureato, ma niente di serio. Quasi giornalista, la fumata bianca è vicina, ma mancano da definire i dettagli finali.

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