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Calhanoglu è il miglior regista al mondo? I dati a confronto

Al momento è il miglior centrocampista al mondo”. Così il commissario tecnico della Turchia Vincenzo Montella ha definito Hakan Calhanoglu. Anche in occasione di Inter-Juventus, il numero 20 nerazzurro è stato tra i miglior in campo, proseguendo così una stagione che lo ha consacrato come uno dei migliori nel suo ruolo, come dimostrato dai dati.

Calhanoglu grande tra i grandi? Analizziamo i dati

Per quanto riguarda il numero di gol in campionato, il centrocampista nerazzurro ha messo a segno 9 reti dimostrandosi il regista più prolifico sotto l’aseptto realizzativo a discapito di giocatori come Rodri (5 gol), Gundogan (5 gol), Kross (1 gol), Kimmich (1 gol) e Casemiro (1 gol).

A livello di assist, in questo campionato Calhanoglu ne ha realizzati 3, posizionandosi alle spalle di Kross (7), Gundogan (5) e Rodri (4), pareggiando con Kimmich (3) e battendo Casemiro (1).

In cima alla classifica delle occasioni create c’è sempre il centrocampista del Real Madrid con 7, segue Gundogan con 4, mentre Calhanoglu, Kimmich e Rodri pareggiano in questa statistica con 3 occasioni a testa. All’ultimo posto troviamo invece Casemiro con 1 sola occasione creata.

La precisione dei passaggi è un’altra caratteristica fondamentale per ogni regista e in questo il centrocampista dell’Inter ha una media del 92%, inferiore solo a quella di Kroos (94%) e per pochissimo anche a quella di Rodri (92.8%). Seguono invece Kimmich con una precisione del 91.1%, Gundogan con 89.4% e Casemiro con 83.8%.

 Il lavoro d’interdizione è altrettanto prezioso per un centrocampista, specie se gioca davanti alla difesa. Calhanoglu ha lavorato molto su questo aspetto e attualmente la sua media di contrasti vinti è del 53%, maggiore però soltanto a quella di Kimmich (52.86%). La percentuale più alta in questa classifica appartiene a Gundogan (64%) seguito da Kroos (62.07%), Casemiro (59%) e Rodri (58%).

Le statistiche ci dicono dunque che il turco non eccelle in tutti gli aspetti considerati, ma può comunque giocarsela con altri grandi campioni, avendo dimostrato sul campo che la considerazione di cui ormai gode è supportata da grandi performance ed eccellenti numeri.

Giacomo Camelia

Nato a Carate Brianza nel 2000, laureato in Scienze umanistiche per la comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Ho giocato a calcio per 11 anni, ora provo a raccontarlo. Amo il cinema e la musica, ma la mia passione più grande resta quella per il pallone: pensate che ho iniziato a strimpellare la chitarra perché volevo suonare l’inno della Champions League. A voi trarne le conclusioni…

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