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Napoli verso il debutto con il Modena tra campo e mercato

“L’estate sta finendo” cantavano i Righeira nel 1985 e, infatti, è già tempo di impegni ufficiali per il Napoli. Quindici anni dopo l’ultima volta, infatti, la stagione degli azzurri inizierà di nuovo dai 32esimi di finale di Coppa Italia. La prima avversaria ufficiale della formazione di Antonio Conte (questo sabato, ore 21.15) sarà il Modena di Pierpaolo Bisoli. Un test già importante per capire l’avanzamento di una squadra cambiata sia negli uomini che nel modulo.

 

La difesa a tre

La principale novità tattica è ovviamente il ritorno alla difesa a tre, più di dieci anni dopo l’ultima volta. Una svolta annunciata con l’arrivo di Conte che, nonostante la fitta presenza difensiva nei suoi schemi, non si limita solo a difendere ma anzi mira a proporre gioco offensivo. Un reparto, quello difensivo, chiamato a migliorare il rendimento della scorsa stagione con 48 gol subiti, seconda peggiore difesa tra le prime dieci del campionato.

 

L’aiuto è arrivato dal mercato con gli acquisti di Buongiorno e Rafa Marin, mentre Leo Ostigard è stato ceduto al Rennes. Da capire la situazione di Natan, visto che nelle ultime ore le quotazioni di un suo prestito (Empoli e Parma su di lui) sembrano essere in rialzo. Confermati invece tutti gli altri, contando anche Mathias Olivera, al rientro dopo un’ottima Copa America giocata da centrale difensivo. Un primo “assaggio” per l’uruguaiano che dovrebbe agire da braccetto sinistro, complice l’arrivo di Spinazzola in maglia azzurra.

Un solo modulo?

3-4-3 o 3-5-2? Al momento della firma di Antonio Conte il dubbio era lecito, anche in virtù di quella che sarebbe stata una ricostruzione importante della rosa. Dubbio sciolto nei due ritiri estivi. Sarà 3-4-3, con i soli Lobotka e Anguissa ad assumersi il peso di dare equilibrio alla mediana, permettendo all’allenatore di schierare un tridente in attacco.

 

Nessuno esclude, però, la possibilità che si possa variare nell’arco di un anno intero. Conte apre la strada per concedersi anche il 3-5-2, rinforzando il centrocampo con un elemento in più. In questo senso l’assist può arrivare dal mercato, con Gilmour e Brescianini che piacciono agli azzurri, in caso di partenza di Cajuste e di Gaetano (su quest’ultimo, Parma ancora in vantaggio sul Cagliari).

 

Ancora tanto calciomercato. E su Osimhen…

Per il Napoli, appunto, c’è ancora una variabile importante: il mercato. Il ds Manna, infatti, è ancora a lavoro su tutti i reparti, ma a tenere banco è soprattutto il futuro di Victor Osimhen che finora non ha giocato nessuna delle cinque amichevoli disputate dagli azzurri. PSG in prima linea, da capire se può tornare in ballo l’Arsenal e discorso Arabia aperto, al contrario del Chelsea che esce di scena: queste le piste possibili attualmente, in attesa di capire se il nigeriano verrà considerato o meno arruolabile per la partita di Coppa Italia con il Modena.

 

Il Napoli, intanto, ha individuato da tempo l’erede: Romelu Lukaku. Addirittura il club azzurro starebbe pensando di chiudere la trattativa per il belga prima della cessione di Osimhen. Attenzione, poi, anche al possibile arrivo dell’esterno brasiliano David Neres, richiesto proprio da Conte. Il giocatore del Benfica ha aperto alla destinazione e il ds azzurro Manna è a lavoro per trovare l’intesa con i portoghesi.

 

Verso il campo

In questo contesto, la formazione con il Modena sembra quasi certa, salvo due ballottaggi vivi, uno più incerto dell’altro: quello sul portiere, con Meret e Caprile a lottarsi la titolarità. In difesa spazio a Marin, Rrahmani e Buongiorno con Di Lorenzo sulla fascia come Spinazzola soprattutto in virtù dello stop di un ottimo Mazzocchi contro il Girona. In avanti, Politano favorito rispetto a Ngonge per completare il tridente con Kvara e Raspadori, quest’ultimo favorito su Simeone nel secondo ballottaggio realmente aperto.

 

La probabile formazione con il Modena

NAPOLI (3-4-3): Caprile; Rafa Marín, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Lobotka, Anguissa, Spinazzola; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia. Allenatore: Antonio Conte.

Lorenzo Gentile

Classe 1996, nato a Napoli con il desiderio di girare il mondo, stadio dopo stadio, cresciuto con il sogno di commentare le partite più strane, più ricche e magari anche quelle più grandi. Oltre alla telecronaca, adoro il mondo segreto e misterioso del calciomercato. Lascerei il giornalismo solo per allenare in prima persona, forse. Mi sento un leader gentile (di cognome e di fatto, come dico sempre) ma sempre carico di passione e voglia di migliorarsi

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