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Krunic, tra fede, social e il sogno italiano: il primo volto del nuovo Milan

"Dio non ti darebbe l'opportunità di sognare, senza concederti la possibilità di realizzare i tuoi sogni". Mantra da seguire e pensiero fissato in alto sul suo profilo Instagram per Rade Krunic: il giovane partito da Foča, paesino di 19mila anime della Bosnia-Erzegovina, e arrivato fino in Serie A. Il centrocampista classe '93 è il nuovo acquisto del rivoluzionato Milan. Da bambino, il suo sogno era quello di diventare un calciatore. E l'Italia nel destino ce l'aveva già, quando in quegli anni da casa osservava gli idoli Mihajlovic e Stankovic in TV. Passione sconfinata per il calcio e pure per il belpaese. Cuore biancoceleste. Le gesta dei suoi modelli l'avevano fatto innamorare di quella Lazio. La fede, la voglia di non mollare mai e il talento hanno fatto il resto. Dal calcio italiano ammirato in TV fino a diventare protagonista in Serie A, per Krunic il sogno si è avverato. 

L'Italia e la Serie A nel destino, dicevamo. L'ultima stagione vissuta con la maglia dell'Empoli fra gol, assist e giocate importanti: 5 reti e 6 assist il bottino finale. Quanto basta per convincere il Milan a puntare su di lui, superando la concorrenza delle altre pretendenti, Torino su tutte. Il via libera è arrivato da Giampaolo, pronto a diventare nuovo allenatore del club rossonero, che ha voluto e lanciato Krunic in Toscana nel 2015. Affare concluso da Maldini, Gazidis e Boban, altro nuovo acquisto della scuderia rossonera: otto milioni di euro più bonus al club di Corsi e contratto di quattro anni al giocatore.

Fede, calcio e social. Perché Krunic è un vero addicted di Instagram. Ama pubblicare foto e tenere aggiornati i suoi follower. Da uno scatto in giro per l'Italia da turista a un aperitivo con gli amici, con la sorella Alexandra sempre presente. L'Italia ha conquistato il centrocampista classe '93. E pensare che nel gennaio del 2014, la Serie A per Krunic rischiava di restare solo un sogno lontano. Dopo le buone prestazioni con la maglia del Donji Srem, infatti, il Verona opzionò il giocatore in attesa che si liberasse una casella da extracomunitario. Qualche mese più tardi, però, la clausola non fu esercitata e al suo posto tra le fila del club gialloblù arrivò Fernandinho. 

Occasione persa dal Verona e sfruttata dall'Empoli qualche anno più tardi. Krunic resta in Serbia, veste la maglia del Borac Cacak, e nell'estate del 2015 arriva la chiamata del club toscano. C'è da sostituire Zielinski, di cui il centrocampista bosniaco è grande amico. A portare in Italia Krunic è Sergio Berti, stesso agente che ha fatto approdare in A i vari Jovetic, Ljajic, Perisic, Pjanic. Marco Giampaolo gli dà subito fiducia e il classe '93 colleziona 16 presenze e 1 gol alla sua prima stagione in massima serie. Con carattere e abnegazione si conquista un posto anche nell'Empoli di Martusciello, nella stagione seguente. E nonostante la sfortunata retrocessione in B, Krunic resta in Toscana. Il patron Corsi non lo vende: "Perché è il più forte di tutti". Il giocatore ripaga la fiducia del presidente e con 5 gol e 10 assist in 36 presenze riporta la squadra in A. 

Centrocampista centrale, mediano, trequartista e anche esterno. Krunic ha agito un po' ovunque in questi anni a Empoli. Non importa il ruolo, l'obiettivo per il bosniaco è sempre stato quello di scendere in campo. Gioca sia di destro che di sinistro: corre, si inserisce in area, serve assist per i compagni e fa anche gol. Calciatore completo, a servizio del Milan targato Giampaolo. Per sognare ci sarà tempo, adesso Krunic ha una nuova esperienza da affrontare. Con la solita grinta. Fra fede, scatti social e talento: pronto a indossare la nuova maglia rossonera.

Redazione

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