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Calcio, studio, ma anche fede: Budimir in visita a Padova da Sant’Antonio

Stagione straordinaria, protagonista vero e proprio nella cavalcata trionfale del Crotone verso la promozione in Serie A. Di chi stiamo parlando? Semplice, di Ante Budimir. Gol a raffica, giocate da cannoniere di razza, specialista quasi infallibile dell’area di rigore. Il talento croato è questo sì, ma non solo. Nella sua vita, infatti, c’è spazio anche per altro, religione in primis.

Molto credente, oggi l’attaccante della formazione rossoblù ha vissuto una giornata speciale a Padova, da Sant’Antonio. Proprio lì, dove si era recato non appena messo piede in Italia, circa tre anni fa. Devozione pura, come quella provata dai tifosi del Crotone per il loro bomber, capaci di reinventare addirittura una preghiera per lui: “Ante Budimir…che sei nel Crotone… sia santificato il tuo piede…venga il tuo gol…” Coro di venerazione in pratica, omaggio emozionante a chi ha contribuito a fare la storia del club calabrese.

Tra gli interessi di Budimir, inoltre, c’è anche lo studio. Perchè studiare, si sa, è molto importante. Alla faccia del trito e ritrito connubio calciatore-ignoranza. Iscritto alla facoltà di Economia e Commercio presso l’Università di Zagabria, il classe 1991 – che parla ben quattro lingue: croato, inglese, tedesco e italiano – sosterrà altri esami nei prossimi giorni. Per conquistare, dopo la Serie A, anche una preziosa laurea, fondamentale per aprirsi nuovi orizzonti all’infuori del mondo del pallone. Accompagnato, sempre, dalla benedizione di Sant’Antonio…

Queste le foto dell’attaccante oggi a Padova:

 

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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