Sei anni di squalifica, richiesta di preclusione e ventimila euro di ammenda: ecco la pesantissima richiesta della Procura della Federcalcio per il difensore del Genoa Armando Izzo, nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti relativi alle partite Modena-Avellino (17 maggio 2014) e Avellino-Reggina (25 maggio 2014). Sette punti di penalizzazione invece quelli chiesti per l’Avellino, società dove Izzo militava al tempo dei fatti. “Una stangata che non mi aspettavo: uscirà tutta la verità, ma ora sto vivendo un incubo. – le prime parole di Izzo dopo le richieste della Procura – Il mio avvocato lavorerà duramente per far emergere la verità e dimostrare la mia estraneità ai fatti. Voglio uscire al più presto da questo incubo. Ho il terrore di perdere tutto: la Nazionale, i miei figli. Ventura? Ci ho parlato in occasione dell’ultimo stage, mi ha detto che mi sarà vicino”.
“Una richiesta folle, in linea con il folle castello accusatorio. Armando non ha ritrattato nulla, ha sempre detto la verità. – così l’avvocato del giocatore, Antonio De Rensis – Conosco le carte, tutto si risolverà per il meglio e Armando ne uscirà pulito”. La sentenza è attesa per la settimana prossima, non prima che il tribunale decida su alcune eccezioni riguardo alla perentorietà dei termini presentate dagli avvocati difensori degli imputati. Per quanto riguarda gli altri imputati, la Procura ha presentato per Francesco Millesi, ex calciatore dell’Avellino, le stesse richieste fatte per Armando Izzo, mentre per Fabio Pisacane, così come per Raffaele Castaldo, Mariano Arini e Raffaele Biancolino, la richiesta è stata di 6 mesi di squalifica e 30mila euro di ammenda”.
Il dibattimento sui presunti illeciti, comunque, è stato rinviato al 7 aprile. L’annuncio è arrivato tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della FIGC: “Accogliendo la richiesta formulata dai difensori di parte e al fine di garantire il corretto esercizio del diritto di difesa, il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Cesare Mastrocola ha rinviato all’udienza di venerdì 7 aprile (ore 14) la prosecuzione del dibattimento relativo ai presunti illeciti a carico di alcuni ex calciatori dell’Avellino e della società campana in relazione agli incontri Modena-Avellino (17/05/2014) e Avellino-Reggina (25/05/2014) validi per il Campionato di Serie B-Stagione sportiva 2013/2014.
Nel corso dell’udienza odierna, il Procuratore federale ha chiesto 7 punti di penalizzazione e un’ammenda di 140 mila euro per l’Avellino, 6 anni di squalifica con preclusione, oltre a 20 mila euro di ammenda, per i calciatori Armando Izzo, Francesco Millesi e Luca Pini e 3 anni di squalifica e 50 mila euro di ammenda per Maurizio Peccarisi. Chiesti 6 mesi di squalifica e un’ammenda di 30 mila euro per omessa denuncia nei confronti dei calciatori Fabio Pisacane, Luigi Castaldo, Mariano Arini e Raffaele Biancolino, mentre per l’ex presidente e ora amministratore unico dell’Us Avellino, Walter Taccone, la sanzione richiesta è di 9 mesi di inibizione e 45 mila euro di ammenda”.
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