Riccardo Calafiori con l'Arsenal (imago)
La nostra redazione ha intervistato in esclusiva Riccardo Calafiori
Riccardo Calafiori si è ambientato alla grande in Inghilterra, diventando uno dei leader tecnici dell’Arsenal di Mikel Arteta e trovando subito le misure per la Premier League, rinomatamente un mondo diverso dalla Serie A.
In campionato, i Gunnerssi ritrovano a dover inseguire il Liverpool di Slot in classifica, nel tentativo di riuscire a vincere il campionato dopo averci provato finora inutilmente visto lo stra potere del Manchester City nelle scorse stagioni.
Tra i tanti dati che risaltano, l’Arsenal crea sempre tante palle gol non concretizzate, tenendo spesso viva la partita. Calafiori ai microfoni di gianlucadimarzio.com ha rivelato come proprio questo possa essere un difetto che può costare il titolo con i Gunners, oggi a -6 dal Liverpool ma con una partita in più: “Sicuramente quello che non si può discutere è che perdiamo punti importanti che non dobbiamo perdere più pensando alla prossima”.
Con l’Arsenal eliminata dal FA Cup, con un piede e mezzo fuori anche dalla Carabao Cup e aritmeticamente a nove lunghezze dal Liverpool, il focus ora va sulla Champions League? L’italiano ha le idee chiare: “Non direi che vincere la Premier sia un miracolo perché mi hanno già detto che può cambiare tutto da un momento all’altro. Sicuramente il nostro obiettivo è rimanere dentro tutte le competizioni fino alla fine”, ha dichiarato l’ex Bologna.
Calafiori è cresciuto come esterno basso a sinistra nelle giovanili della Roma prima di esplodere da difensore centrale nel Bologna. Dopo un Europeo da protagonista in quel ruolo ecco il passaggio all’Arsenal dove, chiuso da Gabriel e Saliba nel cuore della difesa, il giocatore italiano ha però dovuto riadattarsi a sinistra.
“Sicuramente mi sono fatto un nome da centrale ma l’allenatore mi vede bene anche da esterno basso a sinistra e io sono qua sinceramente per diventare un top player. Voglio essere di alto livello in tutti e due i ruoli, sia da centrale che da terzino e magari anche in un altro ruolo! Sono qui per imparare e sicuramente penso che per il modo in cui giochiamo noi mi si addice molto il ruolo da terzino”, ha concluso Calafiori.
A cura di Alessandro Schiavone
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