Nuova esperienza per Eldor Shomurodov, che è stato ceduto dalla Roma, in prestito con diritto di riscatto, al Cagliari di Ranieri. Qui il centravanti punta a rilanciarsi dopo alcune stagioni difficili. Di questo e di molti altri temi ha parlato in un’intervista rilasciata a Tuttosport.
Shomurodov ha aperto la sua intervista parlando delle sue prime sensazioni nel nuovo ambiente: “Mi trovo bene con la squadra, con i ragazzi, con il mister. Le vacanze sono state lunghe, praticamente sono durate un mese… I primi giorni è stato più difficile, ma adesso va molto meglio e sto bene. Mi sento carico e non vedo l’ora che inizi il campionato. L’impatto con Ranieri? È stato ottimo. Anche se non ci siamo ancora detti nulla di speciale, ovviamente. La stagione è solo all’inizio. Mi ha chiesto come stavo fisicamente. So che può aiutarmi a crescere, ad esprimermi al meglio”.
L’attaccante ha poi parlato del suo obiettivo: tornare al livello che aveva al Genoa. “Per tornare a quel livello conta molto l’aspetto psicologico. Mi sentivo forte, c’era l’ambizione. Sentivo la fiducia. Qui a Cagliari ci sono tutti gli ingredienti per ripetermi e credo possa essere l’occasione giusta: allenatore esperto e preparato, una società che crede in me, un bel gruppo pieno di entusiasmo. Tanti tifosi sono venuti con passione a fare il tifo anche in ritiro. Al campo, in albergo: ci aiutano tanto. La rimonta dello scorso anno ha entusiasmato la piazza e in squadra sento che c’è consapevolezza, c’è fiducia. Quelle partite di carattere giocate contro il Bari hanno colpito anche me e sono state una delle cose a cui ho pensato quando è capitata l’occasione di venire al Cagliari. Quando si gioca con due attaccanti per me è più facile, io ho sempre giocato così e sono più vicino alla porta. Se gioco a tre devo stare a sinistra e ho bisogno di più tempo: devo dribblare e attaccare lo spazio. È diverso”.
In conclusione, Shomurodov ha parlato della sua ambizione personale in termini di gol e anche di José Mourinho: “L’obiettivo principale è quello di aiutare il Cagliari. Mi hanno preso e hanno fiducia in me, io voglio fare la mia parte. Quanto al numero di gol… Ho in mente un numero, ma non ve lo dico! Mourinho? Ci siamo parlati, sì. Mi ha detto che dovevo fare tanti gol e tornare a Roma per poi aiutare il gruppo. Questo è successo prima dello Spezia. Quest’estate non ci siamo ancora sentiti. Comunque una cosa che mi ha insegnato è che bisogna sempre essere focalizzati sulla vittoria: pensare a vincere, ragionare da vincenti”.
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