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D’Aversa: “Partenza sbagliata. Il responsabile sono io”

Quarta giornata consecutiva senza vittorie per la Sampdoria, che perde 3-1 contro il Cagliari nel lunch match dell’ottava giornata di Serie A.

 

“Meglio noi per numero di occasioni”

 “Se si va ad analizzare i numeri e le occasioni, abbiamo fatto meglio noi. Quello che conta è il risultato, che è di tre ad uno per il Cagliari e quindi merito a loro. Il Cagliari parte dal 3-5-2 per poi difendersi col 4-4-2. Quello che ha determinato è stata la voglia di prendersi il risultato e poi ci sono gli episodi. Mancava Damsgaard ma è rientrato Gabbaidini. I giocatori sono stati utilizzati dove rendono megllio”, così Roberto D’Aversa dopo la sconfitta contro i rossoblù. 

 

 

L’allenatore blucerchiato è stato espulso nel finale per le veementi proteste all’indirizzo del direttore di gara per un rigore non concesso su un contatto ai danni di Caputo: “E’ vero che poi alla fine lui calcia liberamente, ma la trattenuta inizialmente dà fastidio. Però il dispiacere sta nella differenza tra gli attaccanti: le possibilità di portare a casa un risultato diverso ci sono state, ma dobbiamo recriminare slla partenza perché sapevamo che partivano forte e sul risultato, ma a volte la partita si compromette per situazioni come sul primo e sul secondo gol. Il rammarico maggiore è il 3-1 perché poi va spiegato un risultato così pesante”.

Sui gol subiti e la reazione: “A Empoli siamo stati anche fortunati, perché all’inizio Audero ha fatto una grande parata. Sotto questo aspetto dobbiamo migliorare, la squadra ha bisogno di uno schiaffo per svegliarsi. Dobbiamo migliorare nella cattiveria e nella fase difensiva. In questo momento stiamo subendo troppi gol”.

 

 

Sull’attacco: “Non credo sia una questione tattica. Quando si hanno due attaccanti come Quagliarella e Caputo, sei obbligato a giocare con degli esterni o con un trequarti. Il cambio tra Gabbiadini e Verre era programmato. E’ chiaro che i giudizi sono sempre condizionati dai risultati. Dobbiamo partire meglio, il responsabile di questo sono io”. Sul calendario: “Quello che preoccupa è che dobbiamo fare dei risultati. Ci sono dei difetti. Se non siamo determinati, alla fine nel calcio non è il possesso palla, ma i risultati: dobbiamo migliorare la posizione di classifica. Il calendario ci ha visto affrontare squadre d’alta classifica, ma non può essere un alibi, visto che con Cagliari e Udinese abbiamo fatto un punto”.

Redazione

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