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Roma, Di Francesco: “Arrabbiato e amareggiato. Partita assurda”

Harakiri, nel vero senso della parola. La Roma si ferma anche alla Sardegna Arena e rimanda ulteriormente l’appuntamento con la vittoria che manca ormai dallo scorso 11 novembre (dal 4-1 con la Samp). Un nuovo stop, questa volta dolorosissimo. Perché il Cagliari, sotto 0-2, rimonta nei cinque minuti finali grazie alle reti di Ionita e Sau. In nove uomini, quando sembrava proprio impossibile farlo. E adesso i giallorossi rischiano di vedere allontanarsi ancora di più la zona Europa.

Credo che per 70′ abbiamo giocato per chiudere la partita e mi arrabbio nel vedere gli errori di alcuni ragazzi che pensano solo a fare gol – ha esordito Eusebio Di Francesco ai microfoni di Sky Sport nel post gara – poi succedono queste cose assurde. Si deve chiudere la partita mettendo la palla al posto giusto ed evitando gol inspiegabili come quello di Sau. Oggi ci sono dei giocatori in campo con esperienza. Non puoi prendere gol a difesa schierata. Va al di là di un discorso tattico. Non puoi difendere così“.

Parole dure d parte di chi ha visto i suoi ragazzi dominare il primo tempo per poi capitolare nei minuti finali: “Il Cagliari è cresciuto e noi non siamo riusciti a tenere palla. Eravamo poco lucidi, senza riferimenti. Abbiamo provato a cambiare marcando uomo, ma non c’era l’attenzione giusta. Sono arrabbiato e amareggiato, avevamo la partita in mano. E’ stata una partita assurda, non si può subire il pareggio in nove contro undici. Nel primo tempo non abbiamo fatto benissimo, poi nella ripresa siamo tornato in campo bene. Dal 70′ in poi grande fragilità”

Adesso ci sarà da reagire per l’ennesima volta: bastone o carota?Fino ad ora li abbiamo usati entrambi. Poi stasera avevo anche poche scelte. In panchina avevo tutti ragazzini, Perotti e Pastore arrivano da un periodo particolare. Ad un certo punto la difesa in campo aveva esperienza, l’allenatore è relativo durante la gara. Ma io sono il tecnico e mi devo prendere le responsabilità. Abbiamo questi e questa è la situazione di squadra. De Rossi manca da 40 giorni, spesso poter comunicare con questi giocatori è un vantaggio, servirebbe un time-out per fare capire determinate cose”.

Chiosa finale sui cambi: “Come è capitato in altre occasioni ho messo Florenzi più alto. Ci sono tante problematiche, anche nelle situazioni simili. Ma non dobbiamo cercare i fantasmi e le streghe. Determina tutto il risultato. Ho cercato di cambiare posizione, ma abbiamo dimostrato di avere dei deficit mentali”.

Redazione

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