Categories: News Calcio

Cagliari, Rastelli: “Io un po’ Conte e un po’ Mourinho? Sono lontano da entrambi”

Emozione e sensazioni di un debutto, vissute con la consapevolezza di chi sa di essersi guadagnato la promozione. Dopo una lunga gavetta Massimo Rastelli sarà tra i 20 allenatori “top class” del calcio italiano, quelli che siedono in una panchina di serie A. Alla guida del suo Cagliari incontrerà squadre del calibro di Juventus e Napoli: sarà tra le sorprese del prossimo campionato? Attraverso le pagine de La Gazzetta dello sport, l’allenatore campano svela un po’ dei suoi segreti:

“Come ho iniziato? Il passo definitivo l’ho fatto con Franco Giglio che ebbi come dirigente a Sorrento e mi portò alla Juve Stabia. Ma già dai 32 anni ho cercato di guardare. Ho seguito Orrico, Novellino, Lippi. Che era bravo nel far capire che la cosa fondamentale è la costruzione di un gruppo. È quello che ha dimostrato Conte. In una squadra ci sono tante teste, bisogna saperle gestire e governare. Io parlo in continuazione con i giocatori. Oggi è fondamentale entrare nella testa di questi ragazzi con le tecnologie che disorientano”.

Per Giulini, Rastelli è un po’ Conte è un po’ Mourinho: “Io sono lontano da Conte e Mou, sono semplicemente Rastelli. Ma guardo con interesse ai miei colleghi. Allegri che vince, Sarri, Di Francesco mio compagno a Piacenza. Gli altri debuttanti? Juric ha fatto vedere grandi cose, ha portato tanta intensità, il Pescara ha meritato ampiamente nei playoff. C’è una carica incredibile e curiosità. Affronti il meglio, non vedi l’ora di misurarti”. Il segreto di Rastelli? Lavorare duro: “Lavoro tanto e mi porto il lavoro a casa. E quando c’è una partita la sera anche mia moglie la vede con me, capisce la mia passione. Così come le mie tre figlie. Con lo staff cominciamo alle 9.30 e finiamo all’ora di cena. Oltre al lavoro in campo c’è anche quello in ufficio: analisi, video. Dal martedì ci prepariamo sugli avversari, osservando il materiale che arriva”.

La gavetta l’ha portato in serie A dove l’obiettivo sarà inizialmente la salvezza: “Servirà grande equilibrio. Tutti cercano di pressare alti, di essere aggressivi, di attaccare con più uomini, ma è fondamentale sempre ricompattarsi. La gavetta a me è servita tantissimo. Perché stare in posti in cui devi pensare proprio a tutto è importante. Io personaggio? Non mi sento tale,  ma sicuramente in Serie A aumenta la visibilità. Perché ho portato Pisacane da Avellino? E’ l’unico che ho voluto portare con me. Fabio incarna la mia mentalità. Ha valori importanti e quando è venuto a Cagliari in B ho pensato che potesse trasmetterli ai compagni. Lo ha fatto in punta di piedi”.

La capacità di plasmare i suoi giocatori è uno dei pregi di Massimo Rastelli: “Di Gennaro? Davide ha valori e tecnica indiscutibili. Ha grande voglia. E’ un trequartista, ma se cresce ancora può essere una rivelazione nel ruolo di regista. Io ero un istintivo, non amavo stare ingabbiato negli schemi. Ma ero completo. Ai mie attaccanti lascio libero sfogo alla fantasia, sempre, ma devono metterla al servizio della squadra”.

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

Dalla cessione record di Mbappé alla creazione della Conference: le mille vite di Vadim Vasilyev

Dal grande lavoro al Monaco di Mbappé e James Rodriguez alla nuova vita da agente:…

1 ora ago

Thuram: “La Juventus è il miglior club d’Italia, qui si vede la differenza”

Dal rapporto con il fratello Marcus e il papà Lilian fino al legame con la…

2 ore ago

Roma, problema al quadricipite per Pellegrini: si teme una lesione

La Roma monitora le condizioni di Lorenzo Pellegrini, che ha accusato un problema al quadricipite:…

2 ore ago

Serie B, tra conferme e sorprese: la top 11 over 23 dopo 17 giornate

  Dalla solidità dei veterani alle sorprese più convincenti: dopo 17 giornate il campionato cadetto…

3 ore ago

Serie B, la top 11 under 23 del 2025

Da Desplanches a Ghedjemis, fino alle sorprese Cissè e Cacciamani, ecco la top 11 under…

3 ore ago

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

3 ore ago