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Cagliari, dal campo al gamepad: presentato il progetto eSports

Lo spogliatoio della Sardegna Arena, il profumo del prato, i brividi del sottopassaggio e… il gamepad in mano. Già, il Cagliari entra ufficialmente negli eSports e lo fa con il primo giocatore ufficiale, Girolamo Giordano. Un anno fa esatto il primo post della società rossoblù, alla ricerca di un “pro player”: migliaia le candidature, tra tifosi e semplici appassionati. Poi la scelta… La necessità di competere, come nel calcio giocato professionistico, con una concorrenza sempre più agguerrita e preparata ha spinto la società sarda a rivolgersi a InFerno eSports, rappresentato da Massimiliano Rossi, che ha affidato il compito a uno dei suoi top player, il “Golden boy”, appunto Girolamo Giordano.

Con lui due testimonial d’eccezione, Marco Sau e Niccolò Barella, che dal campo di gioco reale sono passati per un giorno a quello virtuale. Prima verifica fissata per questo weekend, quando al Castellani ci sarà l’incontro “fisico” tra il neo rossoblù e i rivali di Empoli, PSV Eindhoven e Team Gullit. Solo il primo di tanti appuntamenti, perché tra gli obiettivi della società sarda c’è quello di organizzare diversi tornei all’interno della Sardegna Arena e dei Cagliari Store sparsi per la città. E, attenzione, la ricerca non è finita, perché i rossoblù vogliono infoltire la rosa di giocatori virtuali con un rappresentante sardo: chi fosse interessato dovrà dimostrare le sue abilità nel corso dei vari incontri in programma.

Dopo Roma, Sampdoria, Genoa e Perugia, il Cagliari è la quinta società italiana ad aderire al progetto eSports, con l’obiettivo di creare una vera e propria lega parallela, come già successo in Eredivisie e annunciato in Mls: “Per eSports si intende il mondo dei videogiochi a livello competitivo e professionistico – si legge in una nota del club sardo – Una realtà in continua espansione, che ha portato numerose squadre sportive, specie all’Estero, a fare il loro ingresso nel settore. Iniziano a nascere così campionati virtuali di calcio paralleli a quelli reali: per esempio, l’Eredivisie ha lanciato la eSports League, che coinvolge i club della massima divisione olandese”.

Dati interessanti e in continua crescita: “I numeri testimoniano la crescita del fenomeno – riprende il comunicato – Si parla di un giro d’affari che entro il 2020 sfiorerà il miliardo e mezzo, con una crescita/anno che va oltre il 30%. Stime dicono che in Europa gli eSports, entro quest’anno, varranno 346 milioni di dollari. L’Italia occupa la quarta posizione in termini di crescita sui 12 principali mercati europei presi in esame da diversi studi. Il pubblico nostrano (il 51% ha tra i 18 e i 34 anni) passerà da 1.2 milioni del 2016 a 1.5 milioni del 2018. L’investimento dei brand – tra sponsorship, pubblicità e diritti – passerà dagli attuali 517 milioni di dollari a 1.2 miliardi nel 2020”.

Cagliari “its in the game”, chi sarà la prossima?

Francesco Caruso

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