Massimo Rastelli l’aveva fortemente voluto a Cagliari, offrendogli una maglia da titolare. Oggi, sulla panchina dei rossoblù, c’è Diego Lopez. Eppure, nonostante il cambio di allenatore, Fabio Pisacane è sempre in campo. “Rastelli era più pacato, Lopez è più sanguigno e poi era un difensore – spiega Fabio ai microfoni del Corriere dello Sport -. Per questo, con lui parlo chiaramente, sono schietto perché lui conosce bene il mio ruolo. Inizialmente con Lopez non giocavo, poi mi sono fatto trovare pronto al momento giusto: avrò tanti difetti, ma in settimana lavoro sempre come se dovessi giocare 90 minuti. Cagliari è un punto d’arrivo, resterò qui sino a quando ci sarà posto per me”. Da Rastelli a Lopez, dalla difesa a 4 a quella a 3. Con tante novità rispetto allo scorso anno: “Bruno Alves e Isla erano giocatori di spessore internazionale, di una certa personalità all’interno dello spogliatoio. Ora, però, ci sono Romagna e Andreolli: un giovane promettente ed un esperto della Serie A, due grandi uomini. In campo, mi trovo bene con loro. E pensare che mi dicevano che fossi troppo basso per giocare in difesa…”. Quanto alla sconfitta con la Roma, “non serve fare polemica. C’è rabbia, trasformiamola in ‘cazzimma’ e riusciremo a far bene già contro la Fiorentina”
L’intervista completa su Il Corriere dello Sport
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