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Cagliari, Semplici: “Salvezza? Sarebbe un’impresa”

Sette punti in sette giorni, per allontanarsi dalla zona calda della classifica e per trovare la giusta continuità in vista dell'ultima parte del campionato. Il Cagliari strappa un punto alla Samp di Ranieri, che dopo aver rimontato il vantaggio firmato da Joao Pedro ha poi subito la rete del 2-2 in pieno recupero. Decisivo per i rossoblù è stato il gol di Radja Nainggolan, che nel post-partita ha parlato ai microfoni di SkySport. Di seguito, le parole del centrocampista.

"SIAMO SULLA STRADA GIUSTA"

"Abbiamo fatto un grande primo tempo, è arrivata l'ora di trovare il giusto equilibrio tra l'essere belli e l'essere sporchi. C'è stato un periodo in cui facevamo punti ma giocavamo male, oggi nei primi 45' ci siamo divertiti e abbiamo spaventato un'ottima squadra come la Samp. Poi abbiamo preso due gol da polli, ma va bene così perchè finalmente stiamo facendo punti e anche questo risultato ci dà fiducia".

"Primo gol in campionato? Stavo cominciando a preoccuparmi, per tutta la carriera ho sempre realizzato almeno una rete a stagione… Scherzi a parte, l'importante è che la squadra stia trovando il ritmo giusto, dobbiamo pensare alla salvezza".

SEMPLICI: "CAGLIARI A 15 PUNTI? NON CI CREDEVO"

“Abbiamo fatto una grande gara, specialmente nel primo tempo – ha spiegato Semplici dopo il fischio finale -. Nel secondo ci siamo complicati la vita da soli e lì siamo andati un po’ in difficoltà. Queste partite sono difficili e quindi si deve essere più cinici quando si riesce a fare un certo gioco. La squadra mi è piaciuta e il pareggio è giusto per quello che si è visto in campo”.

Sulla corsa e l’abbraccio a fine partita:Sarà un’impresa salvarsi. L’impatto è stato positivo. 7 punti in una settimana erano impensabili. Non abbiamo fatto niente, ma essere riusciti a conquistato il pari è un buon segno”.

Sulla posizione di Duncan: “L’ho deciso vedendo le caratteristiche dei miei giocatori. Secondo me per intelligenza, gestione e fisicità è il giocatore migliore della rosa per giocare davanti alla difesa”.

Tornando sull’obiettivo-salvezza: “Io sono venuto qua perché leggendo i nomi mi sembrava strano che questa squadra avesse solo 15 punti. Non siamo ancora guariti e la strada è ancora lunga. Conoscendo i giocatori sono convinto che si possa raggiungere l’obiettivo. Nel calcio i nomi non contano, tutti si devono mettere in discussione. Attraverso il lavoro e l’impegno si può raggiungere la salvezza. Per un motivo o per un altro fin qui questa squadra non era riuscita a esprimersi”.

Redazione

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