E' già tempo di scendere in campo per la Juventus. Con l'Empoli è arrivata la vittoria numero 25 in 29 giornate, un record impressionnate. Che ha portato i bianconeri ad avere 15 punti di vantaggio sul Napoli secondo. Per lo scudetto, l'ottavo consecutivo, mancano soltanto quattro successi. Il conto alla rovescia è già partito dunque, e il primo ostacolo si chiama Cagliari. La squadra di Maran, dal canto suo, è reduce dalle due vittorie contro Fiorentina e Chievo. Sei punti che hanno permesso ai rossoblù di fare dei bei passi in avanti in ottica salvezza.
Prima domanda, manco a dirlo, sulle condizioni di Ronaldo e non solo: "Sta lavorando bene tutti i giorni, bisogna essere fiduciosi per un suo rientro per la partita contro l'Ajax. Douglas Costa dovrebbe essere a dispozione, Khedira ha lavorato con la squadra e potrebbe tornare per la partita con il MIlan. Cuadrado sta lavorando bene, il rientro è imminente. Dybala lo valuto oggi, ha fastidi al polpaccio. Mandzukic ha un po' di febbre, quindi vedremo se portarlo a Cagliari o no. Perin ieri ha preso un colpo alla spalla, non ci sarà a Cagliari, spero di poterlo riavere per l'Ajax. Spinazzola ha avuo un problema al ginocchio, non lo stesso di questa estate ma l'altro. Ne avrà almeno per quindici giorni. Domani avremo tredici giocatori di movimento. Poi verranno Loria come terzo portiere. Nicolussi che ha già debuttato, Mavididi e Kastanos".
Il discorso su CR7 va avanti: "La gamba sta molto meglio, questo è venuto fuori dall'esame di oggi. Mancano ancora otto-nove gorni alla Champions, quindi avremo ancora tempo per valutare meglio delle cose. Bisogna essere attenti a tutto e valutare sia i pro che i contro".
Occhio al Cagliari, però: "Che in casa hanno fatto 24 punti su 33. Segna tanto e subisce poco. Gioca con grande energia. Difesa a tre? Dipende se Cancelo giocherà in difesa o come attaccante. Lui deve crescere molto, dipende dalla testa con cui fa le cose. Deve puntare al miglioramento costante. Ha qualità straordinarie, ma deve crescere in tante cose: ma è solo questione di testa e di intensità di lavoro. Il sacrificio deve essere un piacere, ambire a essere il migliore".
Chi ha il piede caldissimo intanto è Kean: "Partirà titolare – continua Allegri – vedreo cosa saprà dare in campo. È giovane, ha entusiasmo e sta bene. Sarà un bel test per lui, contro una squadra tosta. Ma dovesse giocare male, non cambierà nulla. Ha 19 anni e ha qualità importanti, speriamo continui così e avrà sicuramente alti e bassi. Non dimentichiamoci del suo percorso, deve raggiungere l'equilibrio di un giocatore da grande squadra. Quando sentirà come normali le grandi partite allora meriterà di giocarne 50 a stagione, prima di quel momento serve gestirlo".
Non solo Kean, però. Perché in questa Juve ci sono dversi giovani, come Nicolussi e Fagioli: "Devono dare sempre il massimo perché sono all'inizio. La Juventus ha una grande qualità: tirare fuori da ogni giocatore più di quello che ha dentro. Io mi diverto a seguire i giovani, mi piace vederli migliorare ed è un mio obiettivo renderlo possibile insieme allo staff. Quando smetterò di divertirmi allora dovrò smettere".
Chiosa generale sulla condizione della squadra, perché la Champions si avvicina: "La squadra sta bene. Dopo la pausa nazionali eravamo un po' stanchi e contro l'Empoli si è visto. Non abbiamo tempo di allenarci, abbiamo una partita ogni tre giorni. C'è solo tempo per riposarsi e questo è importante".
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