Beppe Iachini è intervenuto in conferenza stampa per presentare Cagliari-Fiorentina, 36esima giornata di Serie A. Tra i tanti temi affrontati, l’allenatore ha voluto chiarire il suo futuro, che sarà lontano da Firenze. “Io penso a chiudere al meglio la stagione e poi, terminato il campionato, anche se i rapporti sono ottimi, farò com’è giusto che sia il mio percorso. Qui non faccio solo l’allenatore, ci rimetto anche la salute e forse è meglio pensare ad altre cose. Nel calcio mai dire mai ma mi piace rimanere con un grande rapporto con tutti e un grande feeling e finire alla grande così“.
Iachini era tornato a Firenze a fine marzo in seguito alle dimissioni di Prandelli. Una scelta dettata dal grande affetto verso l’ambiente viola: “Sono stato richiamato in un momento di grande difficoltà. Non ho potuto dire di no per tre motivi: primo perché sono legato alla maglia viola e a Firenze e volevo ricambiare l’affetto in un momento così complicato; secondo perché il presidente ha sempre mostrato grande stima nei miei confronti sia per la persona che per il lavoro che aveva visto sul campo; infine per il rapporto con il gruppo e la squadra tutta, con i quali avevamo vissuto insieme la pandemia e il Covid.”
Iachini si è concentrato poi sulla partita contro il Cagliari, decisiva per la salvezza di entrambe: “Semplici ha fatto un ottimo lavoro. Dovremo affrontare la gara con applicazione e attenzione. La squadra sa di affrontare una partita importante. Sarebbe stato molto più difficile affrontarla con un’altra classifica ma dobbiamo tenere la concentrazione alta e fare la nostra partita“.
“Sta vivendo un periodo d’oro” – ha commentato poi Iachini in riferimento a Vlahovic, trascinatore dei toscani – “sta lavorando bene con umiltà e capendo che solo lavorando sodo si possono raggiungere risultati importanti“. Risultati che non sarebbero possibili senza il supporto di tutta la squadra: “La squadra lo sta supportando mettendolo in condizione di segnare. Anche la compattezza e lo spirito portano a dei risultati. Questo è il nostro diktat, guardare avanti sotto la stessa bandiera, quella viola“.
Tante domande sulle condizioni dei calciatori, da Kokorin (“L’abbiamo visto da pochi giorni a lavorare con noi. Quando vieni da un infortunio di un certo tipo, ti condiziona”) a Castrovilli (“Ha avuto qualche problemino. Sarà da valutare, serve capire il suo recupero dopo il grande dispendio contro la Lazio”). Tanti anche i giocatori in cerca di una chance di dimostrare il proprio valore nelle ultime partite: “Barreca e Montiel stanno lavorando bene, abbiamo visto meno anche Eysseric e Callejon. Vedremo la prossima partita cosa ci detterà. Ogni partita ci sono sviluppi diversi. Qualche ragazzo ha pagato più dazio e mi è dispiaciuto. Punto molto su tutti“.
Il commento del capodelegazione della Nazionale in vista del playoff di marzo contro l'Irlanda del…
Le parole dell'allenatore dell'Inter Cristian Chivu dopo il derby contro il Milan, perso per 1-0…
Le parole dell'allenatore del Milan Massimiliano Allegri dopo il derby, vinto dai rossoneri con il…
Maignan salva il Milan sul rigore di Çalhanoğlu che non sbagliava dal dischetto dal novembre…
Le parole dell'allenatore della Lazio Maurizio Sarri dopo la partita contro il Lecce, vinta 2-0…
Le parole di Paolo Scaroni, presidente del Milan, prima dell'inizio del derby della Madonnina tra…