“E’ un ottimo giocatore e può tranquillamente ricoprire la posizione di regista. Per come lavora durante la settimana meriterebbe questa grande opportunità”. Parola di Marco Fossati che in settimana aveva tranquillizzato tutti. Lui e Davide Di Gennaro out contemporaneamente? Non c’è problema, Santiago Colombatto è un predestinato e l’occhio attento di Massimo Rastelli l’aveva già adocchiato. Esordio assoluto per lui il 4 dicembre scorso, nella gara di Coppa Italia contro il Sassuolo. Santiago è risultato uno dei migliori in campo, tanto da meritare il rinnovo fino al 2018. Colombatto è uno dei pilastri della Primavera di Max Canzi, prima nel Girone B con 39 punti.
Mancino, fisico non da corazziere, Colombatto alterna qualità e quantità. La stoffa c’è e anche la “garra” tipicamente sudamericana. Nato a Cacha Cordova il 17 gennaio 1997, il “volante” argentino è cresciuto nelle giovanili del River Plate. A gennaio è stato oggetto del desiderio del Trapani di Serse Cosmi, che voleva portarlo in Sicilia su segnalazione del figlio, che l’aveva apprezzato durante un Perugia-Cagliari Primavera. Quindici le presenze tra i giovani rossoblù. Ultima apparizione in prima squadra? Il 15 dicembre, contro l’Inter, durante la sfortunata sconfitta degli ottavi di finale di Coppa Italia. Oggi l’esordio in campionato, contro i nerazzurri di Latina. Che questi colori siano nel suo destino?
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