“Quando perdo sto male…”. E’ tornato il guerriero Dessena, quasi nel silenzio. A un anno dall’infortunio dello scorso novembre a Brescia (ci fu una breve passerella anche in occasione della gara della promozione) si è rivisto il “Capitano” del Cagliari, quello che non ha mai paura di metterci la gamba. Daniele ne ha sacrificata una per i rossoblù e c’è chi ha avuto il coraggio di darlo per finito, di criticarlo. Molti sollevavano dubbi sulla sua reale capacità di accettare il contrasto, di tornare a correre e lottare: la gara di ieri li ha serviti.
Se c’è qualcosa da salvare della opaca prestazione dei sardi forse è proprio l’ingresso del numero 4 rossoblù. Grinta, cuore, determinazione, forse anche troppa. Chiedete a Felipe Anderson… Ha sfiorato anche il gol Dessena e solo uno strepitoso Marchetti gli ha strozzato l’urlo in gola. Con il guerriero di Parma in campo la squadra ha reagito ai quattro “ceffoni” presi dai biancocelesti. “Ho spento il cervello e ho iniziato a correre ” – ha dichiarato il capitano del Cagliari nel post gara – “Avevo molta voglia di giocare, ho cercato di trasmettere il mio entusiasmo alla squadra. Fantastico sentire l’applauso dei tifosi, mi sono stati vicini durante questo lungo stop”.
Se il Cagliari vuole riprendere la marcia improvvisamente arrestata il capitano ha tracciato la giusta via. Uno che non ci sta “Desse”, che quando perde sta male… esempio da cui ripartire.
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