Ibrahimovic lo aspetta, ma prima c'è il suo Bologna. Sinisa Mihajlovic sta per affrontare un bel tour de force: prima la partenza verso Cagliari dove si affronterà mercoledì la squadra di Semplici, quindi il ritorno con la squadra ("viaggiamo sempre insieme"), l'allenamento del giovedì e la partenza verso Sanremo per la serata con Zlatan.
"Non abbiamo ancora la scaletta, ma canteremo Io, vagabondo dei Nomadi" dice Sinisa, che del palco dell'Ariston preferisce non parlare. "Abbiamo una gara fondamentale per noi, potrebbe cambiarci la stagione: vincendo, saremmo salvi al 90%. Perché non vado direttamente in Liguria dopo la partita? Io voglio dare l'esempio, viaggio sempre con i miei ragazzi".
A Sanremo, si andrà in macchina: "Mia moglie Arianna ha paura dell'elicottero, prenderemo la macchina: cinque ore di viaggio, quasi come andare a Belgrado. Consigli? No, non ne hobisogno: canto benissimo, anche se avrò poca voce dopo la partita. Non sapevate che il mio secondo lavoro è cantare?".
"Se vinciamo" assicura Sinisa, che annuncia la titolarità di Antov, "canterò anche meglio. Ibra? Mi spiace che non giochi, ma così si potrà preparare un po' meglio per l'esibizione", conclude ridendo.
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