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Serie B, verso la finale playoff: quando il Cagliari di Riva vinse lo Scudetto contro il Bari

Le narrazioni più belle sono quelle che sopravvivono di generazione in generazione, spesso raccontate dai nonni ai nipoti. A Cagliari la storia iconica per eccellenza è sempre e solo una: lo Scudetto. Quello vinto proprio contro il Bari, avversaria con cui la squadra di Ranieri si contenderà la promozione attraverso la finale playoff di Serie B.

Probabilmente in questi giorni, quella storia sta riecheggiando tra le case di Cagliari: “Siediti qui sulle mie gambe, così te la racconto”. E la mente viaggia subito a quell’annata emblematica, una coppia di numeri da recitare come un’orazione: ‘69-‘70; lo sbarco sulla luna, Woodstock, “Emozioni” di Lucio Battisti… “E poi?”. “E poi c’era Gigi Riva…”, ça va sans dire! E lì le orecchie del bambino si spalancano, mentre il nonno, con gli occhi lucidi, chiude le palpebre e inizia a parlare.

 

 

Cagliari, il primo scudetto col Bari nel 1970

Per comprendere l’importanza di quello Scudetto bisogna guardare alla storia del Cagliari come una realtà che fino al 1969 era troppe volte isolata – soprattutto per limiti geografici – e relegata ai margini dell’élite calcistica italiana. Poi arrivò la flotta di Manlio Scopigno, allenatore di quella formazione rossoblù, che quasi come un paradosso portò tutte le altre brigate d’Italia a sbarcare sulle coste dell’isola per ammirare la sua squadra vincente. Dal 1966, Scopigno era diventato il primo timoniere, guidando il Cagliari fino a farla diventare, in tre anni, una squadra abbastanza matura per compiere l’impresa.

E i “nonni” di Casteddu, pur con tutte le complicanze dell’età, ancora ricordano a memoria quella formazione, come fosse una filastrocca: Albertosi tra i pali, Martiradonna e Mancin; Cera, Niccolai e Poli; Domenghini, Nené, Gori, Brugnera e Gigi Riva. Agli antipodi, i due leader: il portiere detto “Ricky” e l’ala leggendaria, il “Rombo di Tuono” di Gianni Brera. Senza mettere da parte altri calciatori decisivi alla Greatti e Zignoli, o figure fondamentali come il presidente Corrias e l’uomo mercato Paolo Marras. Ma era quella la formazione del Cagliari che nello storico 12 aprile 1970 scese in campo contro il Bari.

 

 

A tre giornate dalla fine, i rossoblù hanno la possibilità di concludere in anticipo il campionato, grazie al vantaggio di tre punti acquisito sui rivali della Juventus. Più di 28.000 spettatori popolano gli spalti dello stadio Amsicora – che dopo quell’annata verrà abbandonato dalla squadra rossoblu, a eccezione di una breve parentesi nel 1988-89 -, mentre per le strade di Cagliari, il resto della città attende trepidante buone notizie dal radiocronista Sandro Ciotti.

In campo i baresi si presentano propositivi e con grande carica agonistica, pur trovandosi a pochi passi dalla retrocessione. Ma la storia è fatta anche di prassi e sentenze, e al minuto 39 ci pensa proprio Riva a suonare la carica del suo vascello, mentre a Roma si gioca Lazio-Juventus, dove i bianconeri vengono superati di due gol nel secondo tempo. E alla fine, ad affondare la flotta biancorossa, portando in trionfo quella di Scopigno, è il gol di Bobo Gori. Sugli spalti dell’Amsicora e le strade dell’intera Sardegna è tripudio rossoblù: il Cagliari è campione d’Italia.

L’ultima promozione a Bari

Corsi e ricorsi storici hanno portato il Bari a essere un’avversaria emblematica nella storia del Cagliari. Mentre si attende di scoprire se quest’abitudine verrà replicata anche in finale playoff, è adeguato ripercorrere l’ultima tappa che ha portato i pugliesi a rappresentare lo specimen dei successi rossoblù.

 

 

Il 6 maggio del 2016, allo stadio San Nicola – proprio a due giorni dalla festa patronale barese -, il Cagliari mette la firma definitiva sulla promozione, vincendo per la prima volta dalla sua nascita il campionato di Serie B. A congedare la squadra di Massimo Rastelli, già partita in direzione Serie A, è il netto 0-3 contro il Bari – che invece avrebbe poi giocato e perso i playoff contro il Novara. In campo non ci sono Riva e Gori; questa volta i gol portano le firme di Joao Pedro, Farias e Cerri

Un diverso copione dai protagonisti praticamente opposti, ma scenografie simili: il Bari perde, il Cagliari festeggia. Questa volta, però, i biancorossi avranno la possibilità di sovvertire la storia nella finale di ritorno dei playoff di Serie B, con l’appuntamento previsto l’11 giugno. La squadra di Ranieri, invece, vorrà continuare a inseguire la storia e le sue tradizioni, puntando un’altra volta a festeggiare al San Nicola la promozione. Mentre l’attesa cresce, tra le case di Cagliari quelle storie continuano a riecheggiare, e nonni e nipoti rivivono i successi di Casteddu

Gabriele Ragnini

Piedi in Inghilterra e cuore a Bari, ma con la testa sempre “al pallone”. Classe 2001, laureando nella facoltà di Giornalismo alla “University of Leeds”, dove ho imparato a raccogliere notizie e storie dietro una videocamera, per poi riportarle in ogni modo. Televisione, radio o web: di questo mondo amo tutto, purché si parli di sport (con un occhio di riguardo al calcio e tennis). La mia ispirazione? Il mare. E anche con la penna in mano provo a galleggiare tra le tante emozioni che solo la scrittura può offrire.

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